E’ ormai più che atteso il momento in cui la sonda della NASA New Horizons si troverà “faccia a faccia” con Plutone (il flyby è previsto per il prossimo 14 luglio) e gli appassionati sono sempre più coinvolti in questa straordinaria missione che ha proprio come obbiettivo il pianeta nano e il suo sistema di lune (Caronte, Notte, Idra, Cerbero e Stige), ai confini del Sistema solare. Ne avevamo già parlato su Media INAF il mese scorso: l’International Astronomical Union, il SETI Institute e l’Agenzia spaziale statunitense hanno chiesto ad amatori, studenti ed esperti di aiutarli a trovare dei nomi per le nuove terre che verranno osservate nei prossimi mesi. Insomma, le mappe di Plutone verranno realizzate con l’aiuto di tutti i terrestri!
La scadenza del contest era prevista per oggi, 7 aprile, ma la NASA ha deciso di concedere qualche giorno in più, vista l’enorme risposta del pubblico (oltre 40 mila proposte). La deadline è prevista per il prossimo 24 aprile. Per partecipare basta a CLICCARE QUI e potrebbe essere proprio uno voi a vedere la propria proposta sulle mappe di Plutone e Caronte.
«Visto il crescente interesse e il numero di partecipanti, era chiaro che ci serviva estendere» la data del contest, ha dichiarato Jim Green, direttore dela Planetary Science Division della NASA. «Questa campagna non solo rivela l’interesse del pubblico sulla missione, ma aiuta i ricercatori, i quali non avranno tempo di trovare dei nomi proprio durante i giorni del flyby». Avere una libreria già pronta di nomi presentata ufficialmente alla IAU sarà di grande aiuto. E’ proprio l’Unione astronomica internazionale che si occupa di assegnare i nomi ai diversi corpi celesti del nostro Universo, man mano che vengono scoperti. Il tutto segue un complesso dedalo di regole e linee guida. Al termine del contest, il team che lavora alla sonda New Horizons vaglierà la lista di nomi e raccomanderà alla IAU quelli che potrebbero essere i vincitori.
La sonda della NASA ha già percorso oltre 4,7 miliardi di chilometri da quando è stata lanciata il 19 gennaio 2006 ma il suo viaggio non è ancora finito. Nel frattempo ha incontrato molti pianeti del nostro Sistema, da Marte a Nettuno e dallo scorso 25 gennaio New Horizons ha iniziato a raccogliere immagini grazie al Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI), che rientra nel suo pacchetto di strumenti. La missione è unica nel suo genere perché fra qualche mese gli esperti potranno analizzare per la prima volta dati sulla polvere plutoniana così come gli effetti dei venti solari su zone così remote del nostro sistema ed effettuare misurazioni e osservazioni sull’ambiente circostante il pianeta nano, appunto i cinque satelliti di Plutone. All’incontro mancano 98 giorni e 116 milioni di chilometri (QUI il countdown). New Horizons passerà vicino a Plutone a una velocità di quasi 50 mila chilometri all’ora prendere migliaia di immagini e di fare una vasta gamma di osservazioni scientifiche. Ci vorranno circa 4,5 ore affinché ogni dato o immagine raggiunga la Terra, visto che Plutone è a circa 39 UA dal nostro pianeta.
Per saperne di più:
- Ecco come partecipare al contest: CLICCA QUI e QUI
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