Un photo shoot davvero speciale quello che ci ha regalato la sonda indiana Mars Orbiter Mission (MOM), lanciata alla volta del pianeta Marte il 5 novembre 2013 con il vettore Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) dal Satish Dhawan Space Centre della Indian Space Research Organisation (ISRO). Il satellite (il primo costruito dagli ingegneri indiani ad essersi avventurato nello spazio profondo e a volare attorno al Pianeta rosso) è arrivato a destinazione il 22 settembre 2014 (dopo un viaggio di 10 mesi) e da allora ha cominciato a raccogliere dati e a scattare immagini mozzafiato da un punto di vista privilegiato.
Protagoniste delle fotografie scattate dalla Mars Color Camera sono alcune zone di Marte, come Hesperia Planum (una vasta piana di natura vulcanica), Valles Marineris (una regione grande come gli Stati Uniti e chiamata spesso il Grand Canyon di Marte), il cratere Comas Sola, i crateri Pital e Kinkora, nonché fenomeni come le tempeste di polvere sulla superficie.
L’obiettivo della sonda MOM è quello di studiare l’atmosfera di Marte, oltre alla superficie, alla morfologia e ai minerali presenti. A bordo porta una suite di 5 strumenti scientifici (dal peso totale di 15 chili) che cercano anche metano e segni di attività biologica.
La missione da 73 milioni di dollari dovrebbe durare almeno sei mesi. Grazie alla MOM, l’India è divenuta il quarto membro del ristretto club di nazioni che hanno inviato con successo sonde spaziali su Marte, dopo l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti, e l’Agenzia spaziale europea (ESA).
Dall’8 al 25 giugno le comunicazioni con la sonda verranno interrotte visto che Marte si posizionerà dietro il Sole per la maggior parte di questo mese. Le operazioni scientifiche riprenderanno a luglio. Una curiosità: MOM impiega 72 ore (3 giorni terrestri) per completare un’orbita attorno a Marte.
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