Avevate mai visto a occhio nudo la galassia di Andromeda? Anche se a prima vista può risultare indistinguibile con il suo debole alone, si tratta probabilmente della luce più antica che possiamo osservare direttamente, senza infilare lo sguardo nell’oculare di un telescopio: due milioni di anni.
In questo periodo dell’anno Andromeda sorge a poche ore dal tramonto ed è ben visibile dall’Italia, come dimostra questo meraviglioso scatto del giovane Matteo Dunchi, fotografo di Massa che alla volta celeste riserva particolare attenzione. Suoi gli scatti della Stazione Spaziale Internazionale che transita sull’Italia e pubblicati da diversi quotidiani nazionali. E oggi per Matteo arriva un riconoscimento internazionale: la pubblicazione della sua Andromeda nascente finisce su Astronomy Picture Of the Day (APOD), scelta dal sito dell’agenzia spaziale statunitense come foto astronomica del giorno.
APOD, che negli anni è diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di astronomia e scienza, da bere con gli occhi, omaggia questa parte di Toscana incastrata tra la Versilia e le Alpi Apuane, osservatorio privilegiato del cielo notturno. E sono sempre più i giovani astrofili a fotografare il cielo notturno (vedi MediaINAF). Esistono portali online e App che forniscono informazioni precise sui transiti. Bisogna avere un po’ di dimestichezza con le stelle, per capire come appostarsi una volta arrivati sul campo, ma si impara in fretta. Bisogna poi saper bilanciare l’esposizione per esaltare la vista e non “bruciare” il primo piano. In molte situazioni si ricorre a più scatti, montati in postproduzione con programmi di astrofotografia.
«Lo scatto è stato fatto poco dopo la mezzanotte del 12 Luglio scorso. Mi trovavo nella vecchia cava di dolomite in località Renara, a pochi chilometri dal centro di Massa, nel cuore delle Apuane. È un punto di bassa quota, ma al riparo dalle della costa versiliese», spiega Matteo. «Stavo partecipando a un piccolo star party con gli amici, quando ho notato due stelle della costellazione di Cassiopea che puntano indicativamente verso la posizione di Andromeda. Ho capito che di lì a poco la galassia sarebbe sorta proprio nell’avvallamento tra la vetta principale del Monte Sella e una vetta secondaria». Il Monte Sella è visibile da tutta la costa, ben riconoscibile per via della strada che porta alle cave, ora abbandonate, e che disegna sul suo fianco una striatura bianca che porta dritta al ravaneto, la voragine di detriti che pende sotto il piazzale di cava.
Matteo fa parte del Gruppo Astrofili Massese, associazione attiva da più di 40 anni sul territorio. Dietro lo scatto premiato da APOD, però, c’è anche un briciolo di fortuna: «Mentre gli amici si preparavano al rientro ho deciso di trattenermi qualche minuto in più con la mia ragazza Margherita», spiega Matteo. «Cinque minuti più tardi, con grande stupore ho visto sorgere Andromeda».
Andromeda sarà visibile per tutta la notte a partire dal mese di settembre. Le affascinanti immagini ottenute con tecnologia digitale e lunghi tempi di esposizione confermano come, anche con strumenti amatoriali, sia oggi possibile raccogliere una serie di dettagli altrimenti invisibili a occhio nudo e con ottimi risultati. Godiamoci lo spettacolo, prima che nel giro di qualche miliardo di anni la nostra Via Lattea si fonda nell’abbraccio con la più vicina delle galassie.