Mentre all’European Planetary Science Conference vengono discussi gli ultimi risultati collezionati dagli strumenti di Rosetta, lo Science Working Team della missione, riunitosi a Gottinga in Germania, ha deciso di omaggiare il lavoro di due scienziate che hanno contribuito alla storica impresa dell’atterraggio sulla cometa 67P Churyumov-Gerasimenko.
Si tratta di Angioletta Coradini, già PI dello strumento VIRTIS scomparsa nel settembre del 2011, e di Claudia Alexander, Project manager di Rosetta per conto della NASA, deceduta lo scorso luglio.
In segno di profonda gratitudine verso l’impegno che ha caratterizzato il lavoro delle due scienziate, i membri dell’SWT HANNO dedicato due aree della cometa rispettivamente denominate “A. Coradini Gate” sul lobo più grande della cometa e “C. Alexander Gate” sul lobo più piccolo. I due siti sono stati scelti per la loro forma suggestiva simile a delle vere e proprie porte, considerate ideali per rappresentare la dedizione verso la missione delle due ricercatrici.
La “signora dei pianeti”, così viene ricordata la Coradini, è stata una delle protagoniste della ricerca astronomica in Italia. A lei si deve lo sviluppo di gran parte della strumentazione per l’esplorazione del Sistema Solare, che l’Agenzia Spaziale Italiana ha realizzato negli ultimi vent’anni per le più importanti missioni ESA e NASA dedicate all’Esplorazione dell’Universo.