Un pezzo d’Italia per la navetta Orion della NASA. E’ l’oggetto rappresentato dall’immagine: l’unità STA (Structural Test Article) riproduce esattamente quella che sarà la struttura di volo del Modulo di Servizio di Orion nella missione del 2018.
Dopo aver eseguito una prima campagna di test strutturali nello stabilimento di Torino, l’unità, partita dall’aeroporto di Caselle di Torino, è giunta presso il centro di prove NASA di Plum Brook (Ohio, USA), dove la campagna di test continuerà per verificare l’adeguatezza del progetto strutturale del Modulo di Servizio.
Il modulo di servizio di Orion, in corso di realizzazione sotto contratto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) da parte di Thales Alenia Space, fornirà la propulsione, l’alimentazione elettrica, il controllo termico e gli elementi chiave del sistema di sopravvivenza della capsula statunitense.
Thales Alenia Space ha recentemente siglato il contratto con Airbus Defence and Space, per la progettazione e la produzione dei sistemi termomeccanici quali la struttura, lo scudo di protezione dai micro-meteoriti, il controllo termico, lo stivaggio e la distribuzione di acqua e gas.
Il progetto ambizioso è quello di utilizzare la capsula Orion per missioni umane oltre l’orbita bassa terrestre verso molteplici destinazioni quali la Luna, gli asteroidi e lo Spazio profondo. La prima missione di Orion, “Exploration Mission 1”, nella quale l’Europa sarà impegnata, è programmata per il 2018 e consisterà nella circumnavigazione della Luna e nel ritorno sulla Terra. Scopo di questa prima missione senza equipaggio sarà testare le prestazioni della navicella spaziale prima del suo utilizzo con esseri umani a bordo e di qualificare il nuovo sistema di lancio della NASA. La missione successiva di Orion, “Exploration Mission 2”, con astronauti a bordo, è prevista intorno al 2021.