IL SALUTO DEL DIRETTORE

Cambio alla guida di Media INAF

A dirigere Media INAF non sarò più io, ma due validi componenti di una redazione che ha permesso a questo giornale on line dedicato all'astronomia e all'astrofisica, ma non solo, di raggiungere un certo successo nell'ambito di questo settore, di nicchia certo, ma forse è proprio questo che ne caratterizza il valore

     07/01/2016

media-inaf-rass-stampa
Non posso certo paragonare Media INAF a la Repubblica, sia per storia che per genere, ma tutte le cose di un certo valore, e ritengo Media INAF sia tale, nel procedere nel tempo, hanno bisogno di rinnovarsi, non stravolgersi, rinnovarsi. E se quindi il direttore de La Repubblica è cambiato dopo dieci anni, il direttore di Media INAF cambia dopo sei. O meglio cambierà. Una cosa è certa: a dirigere Media INAF non sarò più io, ma due validi componenti di una redazione che ha permesso a questo giornale on line dedicato all’astronomia e all’astrofisica, ma non solo, di raggiungere un certo successo nell’ambito di questo settore, di nicchia certo, ma forse è proprio questo che ne caratterizza il valore

Media INAF è sopravvissuto a tre cambi al vertice: nato alla fine del 2009, con il sostegno di Tommaso Maccacaro (Presidente INAF fino all’agosto 2011) ha continuato a stimolare un pubblico sempre più numeroso durante la presidenza Bignami ed ora proseguirà a raccontare la ricerca aerospaziale, astrofisica e particellare con il neo presidente Nichi D’Amico.

Con Media INAF si è voluto realizzare un media referente per tutto quello che riguardasse la ricerca astronomica e astrofisica che, col passare del tempo, ha aperto allo spazio, alla fisica quantistica, alla fisica delle particelle e anche alla tecnologia. Un quotidiano on line che si occupasse dei temi che tratta a 360 gradi e si avvalesse di esperti, garantendo non solo la correttezza dell’informazione ma anche un’esatta valutazione del valore della stessa.

Non è per caso che Media INAF sia una regolare testata giornalistica debitamente registrata. Una formalizzazione che non è stata solo di facciata, ma ha imposto una deontologia professionale a quanti ci hanno lavorato e ci lavorano. Ma che ha anche trasmesso professionalità al pubblico e agli altri media che l’hanno individuato come fonte.

Sono stati sei anni importanti, per me, resi tali anche grazie a quanti hanno contribuito, giornalmente come i componenti la redazione, occasionalmente come i collaboratori o quanti hanno voluto firmare su questa testata.

Non mi resta che salutare e augurare buon lavoro a Marco Galliani e Marco Malaspina che in questo periodo guideranno Media INAF e al nuovo futuro direttore.