Con un’estensione di 2000 chilometri e con un’area di raccolta di oltre 60 mila metri quadrati a 120 MHz, il Low-Frequency Array (LOFAR) è attualmente la rete di radiotelescopi più grande del mondo. Si tratta di un network tutto europeo di oltre 25mila antenne radio raggruppate in 50 stazioni e collegate fra loro tramite fibre ottiche in sei paesi partner: 38 stazioni situate in Olanda, 6 in Germania, 3 in Polonia e 1 stazione rispettivamente in Francia, Regno Unito e Svezia. Grazie a un recente accordo anche l’Irlanda – nell’arco di meno di un anno – avrà un radiotelescopio LOFAR, adesso è ufficiale.
Il LOFAR lavora con le basse frequenze radio, fra 10 e 200 MHz, ed è considerato il precursore dello Square Kilometre Array (SKA), che, quando verrà ultimato (fra una decina di anni), diventerà il più potente network di radiotelescopi al mondo: caratterizzato da un 1 km quadrato di area di raccolta (tra Sudafrica e Australia), un grande campo di vista e un’estensione di alcune migliaia di km. LOFAR è gestito da ASTRON, l’Istituto di Radioastronomia olandese. La nuova stazione irlandese aumenterà le distanze tra le antenne europee, fornendo dettagli di gran lunga maggiori durante le osservazioni.
L’I-LOFAR (l’Ireland-LOFAR consortium) ha ricevuto 1,4 milioni di euro dalla Science Foundation Ireland (SFI), ai quali si aggiunge un ulteriore contributo di 0,5 milioni di euro di donazioni. La stazione verrà costruita a Birr, nella zona centrale dell’Irlanda.
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