Jason-3, il satellite realizzato da Thales Alenia Space (TAS) in qualità di primo contraente, è in volo verso la sua orbita di posizionamento ad un’altitudine di 1.336 chilometri con un’inclinazione di 66 gradi, dove con Jason-2 fornirà una copertura globale delle superfici degli oceani prive di ghiaccio.
Con un peso al lancio di 553 chilogrammi, 550 W di potenza e 0,15° (mezzo-cono) di precisione di puntamento, per almeno 3 anni il satellite fungerà da ponte a una missione operativa che consentirà il proseguimento delle pluridecennali misurazioni di topografia oceanica.
È andata meno bene al vettore Falcon 9 di SpaceX, esploso in fase di atterraggio su una piattaforma controllata in remoto e collocata in mezzo al Pacifico pronta ad aspettare il rientro del vettore riutilizzabile progettato dal gruppo di ricerca di Elon Musk: perfetta la partenza dalla base di Vandenberg in California con il satellite TAS agganciato sulla testa del razzo; difficile rientro per il Falcon 9 che sarebbe dovuto atterrare su una piattaforma in mare aperto. L’instabilità della piattaforma in acqua e l’eccessiva velocità hanno causato la rottura di uno dei sostegni facendo cadere sul lato il vettore che è esploso al contatto con la piattaforma.
Ennesimo fallimento (siamo al quarto) per la cavalletta a razzo di SpaceX che, seguendo il modello commerciale, già da qualche anno sta lavorando a un progetto di vettori riutilizzabili, capaci di resistere al rientro e completare una procedura di atterraggio in volo verticale che permetta di tagliare drasticamente i costi di un biglietto A/R per lo spazio. Vertical takeoff, vertical landing. Ne abbiamo parlato anche noi di MediaINAF.
Dopo il successo del 22 dicembre scorso, quando un altro razzo riutilizzabile Falcon 9 era rientrato correttamente in atmosfera dopo aver portato in orbita 11 satelliti ed era riuscito ad atterrare in verticale senza riportare alcun danno, oggi l’operazione è fallita. Sul profilo Instagram di Elon Musk i video dell’esplosione postati dallo stesso fondatore di SpaceX.
Tutto bene invece per la missione oceanografica operativa di Jason-3, che prevede una collaborazione tra le organizzazioni meteorologiche Eumetsat e NOAA, a capo del programma, il CNES e la NASA.
«Il successo del lancio di Jason-3 è un passo in avanti significativo nell’oceanografia operativa e Thales Alenia Space è lieta di essere partner dei team che lavorano nell’ambito del monitoraggio climatico», spiega Jean-Loïc Galle, CEO di TAS. «Il satellite Jason-3 consentirà la continuità delle misurazioni topografiche di alta precisione degli oceani, dopo TOPEX/Poseidon, Jason-1 e Jason-2, che sono operativi in orbita al momento».
L’enorme sistema di correnti superficiali e profonde favorisce un notevole scambio di calore ed energia tra tutti gli oceani del pianeta e può essere considerato come uno dei motori principali del clima terrestre. Gli altimetri Poseidon giocano un ruolo chiave nella rappresentazione e nella comprensione del fenomeno.