Nessuno è mai stato su Marte, se non una manciata di robot fatti di plastica e ferraglia. Nessun uomo ha mai viaggiato così a lungo per arrivare sul Pianeta rosso, che però sembra essere il prossimo obiettivo dei viaggi umani nello spazio. Per questa importante, storica ma soprattutto rischiosa missione, scienziati e astronauti si stanno preparando da anni e addestramenti e ricerche si svolgono in diverse zone della Terra: quelle decisamente meno ospitali del pianeta, giusto per abituarsi all’arrivo su Marte dove di certo l’accoglienza non sarà stile “villaggio vacanze”…
La Mars Society è una fondazione non profit che lavora per identificare e pianificare tutto il necessario perché gli astronauti colonizzino il quarto pianeta del Sistema solare da qui a qualche decennio. E proprio questa non profit ha costruito un campo di ricerca nello Utah, Stati Uniti, dove vengono simulate condizioni di vita simili a quelle che troveremmo su Marte. In particolare i ricercatori hanno testato l’effettiva funzionalità delle tute spaziali mentre si raccolgono campioni biologici e si studiano particolari tipi di funghi, alghe, cianobatteri, licheni e piante vascolari.
Questo campo è stato costruito nel 2002 in mezzo al deserto, a 9 chilometri da Hanksville, e viene chiamato Mars Desert Research Station (MDRS). In 14 anni diversi ricercatori, ingegneri, geologi hanno effettuato centinaia e centinaia di test. Un particolare interesse è stato manifestato dagli astrobiologi, che hanno approfittato di questo ambiente estremo per cercare la vita come se si trovassero su Marte. Come detto, per simulare le condizioni extraterrestri i membri dell’equipaggio della missione hanno anche indossato tute spaziali appositamente progettate in modo da permettere agli astronauti terrestri di testare i diversi movimenti che potrebbero essere previsti su Marte.
Lo studio pubblicato su Biodiversity Data Journal ha riguardato in particolare 38 specie di piante vascolari appartenenti a 14 famiglie, 13 specie di licheni da 7 famiglie, 6 tipi di alghe e un genere di fungo. In ambienti così estremi come le zone desertiche, funghi e licheni (così come altre piante) sono esemplari perfetti per studiare l’eventuale vegetazione da coltivare su Marte e in ogni caso per studiare le condizioni di vita che eventualmente si troverebbero sul nostro “vicino di casa”.
Per saperne di più:
- Leggi su Biodiversity Data Journal l’articolo “The “Martian” flora: new collections of vascular plants, lichens, fungi, algae, and cyanobacteria from the Mars Desert Research Station, Utah”, di Paul C. Sokoloff, Colin E. Freebury, Paul B. Hamilton e Jeffery M. Saarela