C’è un piccolo asteroide in orbita attorno al Sole, che nel suo vagare nello spazio si mantiene relativamente vicino alla Terra, compiendo una specie di danza intorno al nostro pianeta. L’aspetto più interessante è che, rispetto ad altri oggetti simili, è il primo che scopriamo con un’orbita decisamente stabile.
L’asteroide scoperto di recente si chiama 2016 HO3 e, mentre compie un giro completo attorno al Sole, ruota anche attorno alla Terra. È troppo lontano da noi per essere considerato un nuovo satellite del nostro pianeta, ma è l’esempio migliore e più stabile che conosciamo di un quasi-satellite.
«Dal momento che 2016 HO3 gira intorno al nostro pianeta senza avventurarsi mai troppo lontano, mentre insieme ruotiamo attorno al Sole, chiamiamo questo oggetto un quasi-satellite della Terra», spiega Paul Chodas, direttore del Center for Near-Earth Object (NEO) Studies presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA. «Una decina di anni fa l’asteroide 2003 YN107 ha mostrato un comportamento simile, ma dopo poco si è allontanato da noi senza più riavvicinarsi. Questo nuovo asteroide è molto più legato alla Terra. I nostri calcoli indicano che 2016 HO3 è un quasi-satellite del nostro pianeta da almeno un centinaio di anni, e che continuerà a seguirci per ancora molti secoli a venire».
Nel suo percorso annuale attorno al Sole l’asteroide 2016 HO3 passa circa la metà del suo tempo tra il Sole e la Terra, e l’altra metà dalla parte opposta, percorrendo un lungo anello che lo porta ad una distanza minima di 14 milioni di km da noi, quindi si tratta di un oggetto non pericoloso o preoccupante. La sua orbita attorno alla Terra è un po’ inclinata e oscilla rispetto all’asse di rotazione terrestre col passare degli anni. A differenza dunque di un asteroide troiano, ovvero di un compagno di viaggio che si trova lungo la stessa orbita di un pianeta mantenendosi a una distanza più o meno fissa, un quasi-satellite compie una vera e propria orbita attorno al suo pianeta ospite.
L’orbita di 2016 HO3 subisce anche un lento spostamento in avanti e indietro nel corso di qualche decina di anni. «La rotazione dell’asteroide attorno alla Terra subisce un leggero spostamento di anno in anno, ma la gravità terrestre è abbastanza intensa da fare in modo che l’oggetto non possa mai allontanarsi a più di 100 volte la distanza della Luna», dice Chodas. «Lo stesso effetto impedisce anche che l’asteroide possa avvicinarsi a più di 38 volte la distanza del nostro satellite naturale. Di fatto questo piccolo corpo celeste compie una vera e propria danza assieme alla Terra».
L’asteroide è stato avvistato il 27 aprile 2016 durante la campagna osservativa per la ricerca di asteroidi condotta presso il telescopio Pan-STARRS 1, alle Hawaii. Le dimensioni esatte dell’oggetto non sono ancora state confermate con precisione, ma le stime indicano che dovrebbe avere un diametro compreso tra 40 e 100 metri.
Il sito web del centro per gli studi sui NEO del JPL ospita una lista aggiornata dei più recenti e dei futuri avvicinamenti di oggetti celesti, così come tutte le informazioni e i dati scientifici raccolti sui NEO scoperti fino ad oggi.