Hubble Space Telescope non delude e ci regala l’ennesima immagine mozzafiato del vicino Universo. L’obiettivo del telescopio spaziale NASA/ESA punta dritto all’interno cangiante di una delle galassie più briose nel nostro vicinato celeste: NGC 1569, una piccola galassia a circa undici milioni di anni luce da Terra, nella costellazione della Giraffa.
Una porzione minuscola del cielo sopra di noi, ma decisamente turbolenta. NGC 1569 è un vero e proprio focolaio di formazione stellare. Una galassia starburst, una placenta di stelle con un tasso di produzione decisamente più elevato di quello che si può osservare nella maggior parte delle vicine galassie. Le stime degli astrofisici ci dicono che negli ultimi 100 milioni di anni NCG 1569 ha sfornato stelle a una velocità 100 volte superiore alla nostra Via Lattea. Di conseguenza, questa galassia è un nido accogliente per gli ammassi di grandi stelle, come i tre che saltano all’occhio in questa immagine (due dei quali sono sovrapposti in una medesima regione).
Ciascuno di questi cluster contiene oltre un milione di stelle, zaffiri di luce al centro di una grande cavità di gas, scavata da supernovae multiple, tracce energetiche di stelle dalla grande massa.
Hubble ha volto il suo sguardo in questa regione di cielo già nel 2008 e osservando il nucleo della galassia e la sua periferia scarsamente popolata. Oggi, puntando la Hubble Advanced Camera for Surveys su singole giganti rosse, gli astronomi hanno poi ricalcolato la distanza di NGC 1569 con maggiore precisione, scoprendo che la galassia si trova in realtà una volta e mezza più lontano di quanto si pensava. Di fatto NCG 1569 fa parte del gruppo galattico IC 342.
I ricercatori sospettano che proprio IC 342 sia la responsabile del frenetico processo di formazione stellare osservato in NGC 1569.