A MILANO UN ALLESTIMENTO A TUTTA FISICA

Extreme: le particelle in mostra

Inaugurata a Milano negli spazi del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci la mostra “Extreme. Alla ricerca delle particelle”, nuova esposizione permanente progettata con CERN e INFN. Al taglio del nastro insieme a Fabiola Gianotti, Fernando Ferroni e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi

     12/07/2016
Crediti: Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Crediti: Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Si chiama Extreme. Alla ricerca delle particelle la nuova esposizione permanente progettata e realizzata dal Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano con CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Una mostra innovativa, coraggiosa, e che offre al grande pubblico un punto di vista privilegiato su un ambito di ricerca affascinante: la fisica estrema – proprio quella che dà il titolo all’esposizione – che esplora la trama della materia nelle sue componenti più infinitesimali.

Sul palco dell’auditorium del Museo, insieme al direttore Fiorenzo Galli, il direttore del CERN Fabiola Gianotti e il presidente dell’INFN Fernando Ferroni, che non sono voluti mancare all’inaugurazione di una mostra che di fatto svela il backstage dei laboratori di due dei più grandi istituti di ricerca al mondo. Tanta fisica delle particelle in oggetti, anche di grandi dimensioni e di valore storico, e installazioni multimediali e interattive.

In questa caccia ai mattoni fondamentali del nostro universo, oggi il lavoro di migliaia di scienziati da tutto il mondo converge attorno a grandissime strutture dotate di macchinari sempre più potenti e sofisticati. Cosa fanno questi ricercatori? Quali strumenti utilizzano? Che idee si esploreranno nel prossimo futuro? Le particelle elementari si “usano” solo in questi grandi laboratori? Le risposte in una mostra che ha visto sul palco dell’inaugurazione anche un ospite d’eccezione, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi: «L’Italia è una terra d’innovatori, è questo il posto giusto per fare innovazione e per fare scienza. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino i laboratori dove l’Italia è leader nella ricerca: appena fuori Chicago al Fermilab, al CERN di Ginevra, al Gran Sasso. L’epoca dei tagli alla ricerca è finita per sempre. Perché è nella scienza che si gioca il futuro del nostro Paese».

Con Renzi il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini: «Abbiamo bisogno anche dei musei scientifici per divulgare e promuovere tra i cittadini la bellezza della scienza come chiave del progresso umano e soprattutto per coinvolgere le nuove generazioni nella costruzione di questo progresso, anche in settori spesso affascinanti quanto ignoti. Ancora una volta emerge la qualità della ricerca italiana e questo Governo vuole sostenerla con una scommessa sul capitale umano, sulle infrastrutture di ricerca e su una sburocratizzazione della figura del ricercatore».

Crediti: Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Crediti: Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Il percorso espositivo di Extreme. Alla ricerca delle particelle parte dal concetto di traccia, intesa come elemento che permette di riconoscere e ricostruire eventi altrimenti impossibili da osservare. Come molte altre discipline scientifiche anche la fisica delle particelle si basa sull’osservazione di tracce. Tracce rilevate con gli strumenti della scienza: i rivelatori.

Attraverso l’esperienza in prima persona, l’esposizione permette di sperimentare il “silenzio cosmico” inseguito dai ricercatori sott’acqua o sotto terra, luoghi estremi in cui spesso gli esperimenti portano a posizionare i rivelatori. Un’area racconta anche la quotidianità dei fisici, degli ingegneri e dei tecnici che lavorano agli esperimenti. Tre diverse installazioni interattive presentano lo stato attuale di conoscenza delle particelle subatomiche e due temi ancora oggetto di studio e dibattito: l’esistenza della materia oscura e di altre dimensioni.

Crediti: Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Crediti: Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Una parte rilevante dell’esposizione è dedicata agli acceleratori, gli strumenti che permettono, facendo collidere le particelle a energie sempre maggiori, di creare nuove particelle e nuove tracce da esplorare. Protagonista LHC.