Ecco come appaiono le 1300 galassie scoperte dai radiotelescopi MeerKAT nell’Universo profondo. Questo precursore del progetto Square Kilometre Array (SKA), quando verrà completato, conterà 64 antenne distribuite su un’area di 8 km di diametro nella provincia del Capo Settentrionale in Sudafrica: si tratta di strutture alte quasi 20 metri, dischi movimentabili pesanti 42 tonnellate dal diametro di 13,5 metri. L’entrata in funzione dell’intero array è prevista per il 2017 e, almeno fino a quando non verrà collegato con gli altri radiotelescopi di SKA (al termine della Fase 1), sarà il più grande radiotelescopio dell’emisfero Sud e il più sensibile interferometro radio in banda L (0,9-1,67 GHz) del mondo.
La recente fotografia dettagliata di queste 1300 galassie è la prima grande tappa scientifica raggiunta dagli scienziati e ingegneri che lavorano a MeerKAT utilizzando solo 16 antenne. Le galassie sono state scoperte in una piccola porzione di cielo (0,01% dell’intera sfera celeste) dove qualche tempo gli stessi radiotelescopi sudafricani avevano scoperto 50 radiogalassie nel distante universo mai viste prima.
Rob Adam, direttore del progetto sudafricano di SKA: «Attraverso MeerKAT, il Sudafrica ha un ruolo chiave nella progettazione e nello sviluppo delle tecnologie per SKA. Il team sudafricano di oltre 200 giovani scienziati, ingegneri e tecnici, in collaborazione con l’industria, le università e le istituzioni straniere, ha sviluppato le tecnologie e sistemi per MeerKAT».
Il ministro della Scienza e Tecnologia del Sudafrica Naledi Pandor: «Il Sudafrica ha già dimostrato le sue eccellenti capacità scientifiche e ingegneristiche nella progettazione e nella costruzione di MeerKAT. Questo radiotelescopio, che è prevalentemente uno strumento progettato e realizzato a livello locale, mostra al mondo che il Sudafrica può competere con la ricerca internazionale. Il governo è orgoglioso dei nostri scienziati e degli ingegneri per il lavoro pionieristico su un radiotelescopio che porterà a risultati innovativi».
Il coinvolgimento italiano in SKA
L’Italia, tramite l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), è una delle prime nazioni che ha preso parte al progetto per la costruzione di SKA. L’INAF è membro del Consorzio Dish (SKADC), guidato dall’Australia (CSIRO), del Consorzio Central Signal Processor (CSP), guidato dal Canada (NRC), ed è coinvolta nelle attività di Correlator and Central Beam Former, Non-Imaging processor e Local Monitor and Control. L’Istituto Nazionale di Astrofisica è inoltre membro del Consorzio Telescope Manager (SKA-TMC), guidato dall’India (National Centre for Radio Astrophysics NCRA-TIFR). Ultimo ma non meno importante, l’INAF è membro del Consorzio Aperture Array Design (SKA-AADC).
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