DATI RACCOLTI DALLA MAST CAMERA

Nuovi panorami marziani in HD

Lo scorso 8 settembre il rover Curiosity della NASA ha scattato una serie di immagini in colori reali, ovvero come le vedrebbe l’occhio umano, nella regione chiamata Murray Buttes, alla base del Monte Sharp. Le immagini verranno raccolte dal team e utilizzate per creare mosaici ad alta definizione

     12/09/2016
Nell’immagine ripresa dalla Mast Camera a bordo di Curiosity, un pendio inclinato nellaregione chiamata Murray Buttes, alla base del Monte Sharp. In lontananza, sebbene offuscato dalla foschia polverosa, è visibile il bordo del cratere Gale, dove il rover è arrivato nel 2012. Crediti: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Nell’immagine ripresa dalla Mast Camera a bordo di Curiosity, un pendio inclinato nella regione chiamata Murray Buttes, alla base del Monte Sharp. In lontananza, sebbene offuscato dalla foschia polverosa, è visibile il bordo del cratere Gale, dove il rover è arrivato nel 2012. Crediti: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Il passato geologico di Marte si è svelato agli occhi dei ricercatori grazie alle nuove immagini raccolte da Curiosity. Il rover della NASA si trova attualmente nella regione chiamata Murray Buttes, ai piedi del Monte Sharp e le immagini recenti non hanno nulla da invidiare ai migliori panorami terrestri.

Per ottenere riprese di qualità così alta, Curiosity ha utilizzato la sua Mast Camera, un sistema composto da due camere che permette di raccogliere spettri e immagini ad alta risoluzione e in colori naturali, ovvero come apparirebbero all’occhio umano. Le fotografie sono state scattate l’8 settembre scorso e verranno presto assemblate dal team per realizzare mosaici su larga scala.

«Il team scientifico di Curiosity ha accolto con entusiasmo questo viaggio attraverso il deserto marziano», racconta Ashwin Vasavada, project scientist di Curiosity presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA in California.

Le caratteristiche mostrate dai rilievi presenti sulla superficie marziana mostrano che si tratta di resti di antiche arenarie, erose dai venti carichi di sabbia. «La possibilità di studiare questi rilievi da vicino ci ha permesso di comprendere come le antiche dune di sabbia si siano formate e siano poi state sepolte, modificate chimicamente dalle acque sotterranee, poi nuovamente dissotterrate ed erose a formare il paesaggio che vediamo oggi», spiega Vasavada.

Questa nuova serie di immagini rappresenta l’ultima tappa di Curiosity nel Murray Buttes, che il rover ha esplorato per poco più di un mese. A partire da questa settimana il viaggio di Curiosity continua verso sud, dove il rover proseguirà con la sua campagna di perforazione del suolo marziano. Quando questa campagna sarà terminata, il rover si sposterà ancora più a sud e salirà lungo il Monte Sharp.

Curiosity è atterrato nei pressi del bordo del cratere Gale il 6 agosto del 2012, e ha raggiunto la base del Monte Sharp, che si trova all’interno del cratere, nel 2014. Durante il suo cammino il rover ha studiato in dettaglio le pianure circostanti e ha trovato prove del fatto che gli antichi laghi presenti sulla superficie marziana potrebbero aver offerto condizioni favorevoli per il sostentamento della vita microbica, nel caso in cui Marte l’abbia effettivamente ospitata in passato. Gli strati di roccia che formano la base del Monte Sharp sono infatti il frutto dell’accumulazione di sedimenti all’interno di laghi che risalgono a miliardi di anni fa.

Uno degli obiettivi degli studi realizzati da Curiosity sul Monte Sharp è la comprensione di come le condizioni di abitabilità, rilevate all’inizio della missione, si siano evolute nel clima arido e poco favorevole alla vita che osserviamo attualmente su Marte.

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Nell’immagine ripresa dalla Mast Camera a bordo di Curiosity, un pendio inclinato nella regione chiamata Murray Buttes, alla base del Monte Sharp. In lontananza, sebbene offuscato dalla foschia polverosa, è visibile il bordo del cratere Gale, dove il rover è arrivato nel 2012. Crediti: NASA/JPL-Caltech/MSSS