LA PARTENZA DOMANI DAL PORTO DI LARNACA

Salpa “Astrofisica su Mediterranea”

E due. Ci è piaciuto talmente tanto che lo abbiamo rifatto. Domani dal porto di Larnaca, nell'isola di Cipro, partirà l'equipaggio di “Astrofisica su Mediterranea” per la seconda edizione di questo progetto, che l'INAF finanzia e realizza con la collaborazione del CIFS e del Progetto Mediterranea. Per i 5 studenti universitari selezionati quest'anno, sarà un'opportunità per coniugare l’avventura della scoperta del cosmo con quella dell’esplorazione dei mari

     23/09/2016
La protagonista del Progetto, Mediterranea, Mikado ketch di 18 metri armato a cutter in navigazione nel mar Mediterraneo, dalla primavera 2014 quando è salpato dal porto di San Benedetto del Tronto per un lungo viaggio di 5 anni, per circa 20.000 miglia in tutto il Mediterraneo. Crediti: Progetto Mediterranea.

La protagonista del Progetto, Mediterranea, Mikado ketch di 18 metri armato a cutter in navigazione nel mar Mediterraneo, dalla primavera 2014 quando è salpato dal porto di San Benedetto del Tronto per un lungo viaggio di 5 anni, per circa 20.000 miglia in tutto il Mediterraneo. Crediti: Progetto Mediterranea.

Ci è piaciuto talmente tanto che lo abbiamo rifatto. Domani “salpa” la seconda edizione del Progetto “Astrofisica su Mediterranea”, patrocinato e finanziato dall’INAF con la collaborazione del Consorzio Interuniversitario per la Fisica Spaziale (CIFS) e del Progetto Mediterranea. Un’opportunità per i partecipanti di coniugare l’avventura della scoperta del cosmo con quella dell’esplorazione dei mari.

Si tratta di un’iniziativa di divulgazione e formazione rivolta agli studenti universitari iscritti alla laurea triennale in Fisica ed Astrofisica che hanno vinto un bando pubblicato da INAF e CIFS. La selezione ha tenuto conto del merito universitario, ma anche delle motivazioni alla base della decisione di partecipare, che i ragazzi sono stati invitati a descrivere. I “magnifici 5” per una settimana vivranno a bordo di Mediterranea, un Mikado 56 ketch di 18 metri armato a cutter, che è salpato nella primavera 2014 dal porto di San Benedetto del Tronto per una spedizione culturale, scientifica e nautica a vela di 5 anni. Un lungo viaggio attraverso tutto il Mediterraneo, il Mar Nero e il Mar Rosso settentrionale, tra incontri con intellettuali e artisti, attività di ricerca oceanografica e insegnamenti di vita che stanno formando uomini di mare e comandanti.

Uno scatto dalla scorsa edizione del progetto "Astrofisica su Mediterranea". Crediti: Progetto Mediterranea

Uno scatto dalla scorsa edizione del progetto “Astrofisica su Mediterranea”. Crediti: Progetto Mediterranea

Ad accompagnare gli studenti un “tutor astrofisico”, Marco Castellani, astronomo ricercatore in forza all’INAF Osservatorio Astronomico di Roma, che avrà il compito di svolgere una serie di lezioni di astronomia nel corso della navigazione. Lezioni che saranno alternate a incontri specifici sulla storia della navigazione, a cura del comandante Simone Perotti, noto scrittore e appassionato marinaio, e dello staff di Progetto Mediterranea, che per la sua apertura a tutto campo non è nuovo ad esperienze nell’ambito propriamente scientifico. E proprio il programma scientifico di questa edizione cercherà di presentare ai ragazzi la parte più ampia e attuale possibile della ricerca contemporanea in ambito astronomico, declinata in una serie di lezioni tematiche.

Quest’anno è prevista la partenza da Larnaca (Cipro) il 24 settembre, con ritorno il 1 ottobre 2016 nello stesso porto. Durante questa settimana, la navigazione prevista avverrà lungo la costa nel tratto di mare compreso fra Larnaca ed il distretto di Pafos, nella parte greca dell’isola, con soste in rada e nei porti. La prima edizione si è invece svolta in Turchia, presso lo stretto dei Dardanelli.

Potrete seguire gli aggiornamenti di viaggio sulla pagina facebook del Progetto Mediterranea.

Nell’augurare buon vento ai ragazzi che salperanno domani un pensiero per chi quest’anno non ce l’ha fatta, o magari non conosceva il progetto: stay tuned, non c’è due senza tre…