Due mesi fa, a seguito dei danni causati dal sisma del 24 agosto 2016, il Sindaco del Comune di Teramo aveva ordinato lo sgombero dell’edificio che ospitava il Centro di calcolo dell’Osservatorio astronomico dell’INAF. Ora apprendiamo, da un comunicato del direttore dell’Osservatorio, Roberto Buonanno, che le nuove, violente, scosse verificatesi tra il 26 ed il 30 ottobre, «hanno causato danni alle altre due strutture, la palazzina Cooke e la palazzina Uffici».
Tale situazione ha spinto la direzione a dichiarare, in via precauzionale, l’inagibilità dei piani superiori della palazzina Cookde nel quale le porte di fuga risultano bloccate a seguito di una possibile rotazione degli assi portacardini e a sospendere le visite e le attività divulgative.
«Il Provveditorato alle OO.PP., prontamente intervenuto il 2 novembre, ha rilevato i danni che verranno documentati e valutati in una specifica relazione ancora in corso di elaborazione», si legge nel comunicato. «Nel frattempo, data la situazione di emergenza del territorio che lasciava prevedere tempi lunghi per l’intervento delle autorità preposte ai controlli statici, la direzione ha ritenuto opportuno contattare uno studio di ingegneria strutturista al fine di valutare la sicurezza delle strutture e realizzare un progetto per gli interventi urgenti. Il sopralluogo è stato effettuato in data 3 novembre e la relativa relazione, unitamente al progetto, saranno disponibili a partire dall’inizio della prossima settimana».
«Ancora una volta devo evidenziare l’eccezionale disponibilità e valore del personale di questo Osservatorio», sottolinea Buonanno, «che, pur con ovvie problematiche personali relative alle proprie abitazioni, anche queste naturalmente danneggiate dal sisma, non ha fatto mancare il proprio contributo per far fronte all’emergenza».