SI CHIAMA 2015 TC25 E MISURA DUE METRI DI DIAMETRO

Avvistato un asteroide più piccolo d’una Smart

Un team di astronomi dell’Università dell’Arizona, guidato da Vishnu Redd, ha scoperto quello che è probabilmente il più piccolo asteroide mai caratterizzato con telescopi terrestri. Non è coperto da regolite, ruota su se stesso ogni due minuti ed è uno fra i più brillanti che si conoscano

     01/12/2016
Immagine d'artista di un asteroide con il nostro pianeta sullo sfondo. Crediti: NASA

Rappresentazione artistica di un asteroide con il nostro pianeta sullo sfondo. Crediti: NASA

Mai un asteroide così piccolo, appena due metri di diametro, era stato osservato da Terra in dettaglio. Oltre che per le dimensioni, 2015 TC25, questo il nome dell’asteroide, si contraddistingue anche per essere uno fra i near-Earth asteroids più brillanti mai scoperti: riflette circa il 60 per cento della luce solare che lo illumina.

Ad avvistarlo, nell’ambito della Catalina Sky Survey, è stato un team guidato da Vishnu Reddy, astronomo al Lunar and Planetary Laboratory dell’università dell’Arizona. L’ossrevazione è avvenuta il 12 ottobre del 2015, quando i telescopi terrestri sono riusciti a intercettarlo in occasione di un flyby a 128mila chilometri dalla Terra, circa un terzo della distanza fra il nostro pianeta e la Luna.

Nell’articolo che descrive la scoperta, pubblicato su The Astronomical Journal, Reddy nota come le nuove osservazioni, ottenute con l’Infrared Telescope Facility (IRTF) della NASA e il Planetary Radar di Arecibo, mostrino che la superficie di 2015 TC25 è simile a quella di un raro tipo di meteorite altamente riflettente chiamato aubrite. Le meteoriti della famiglia delle aubrite appartengono al gruppo delle aeroliti (vedi tabella), meteoriti costituite da minerali molto brillanti, soprattutto silicati, formate in un ambiente basaltico privo di ossigeno a temperature molto elevate. Solo una meteorite su mille, fra quelle che cadono sulla Terra, appartiene a questa famiglia.

«Questa è la prima volta che abbiamo dati ottici, infrarossi e radar su un piccolo asteroide del genere, che è essenzialmente un meteoroide», dice Reddy. «Lo possiamo immaginare come una meteorite fluttuante nello spazio, che non è entrata in atmosfera e non è caduta a terra». I piccoli asteroidi vicini al nostro pianeta, come 2015 TC25, hanno più o meno le stesse dimensioni delle meteoriti che precipitano sulla Terra. Studiando tali oggetti in modo più dettagliato, gli astronomi sperano di comprendere meglio l’origine dei corpi da cui provengono. L’interesse verso le meteoriti è legato alle informazioni in esse contenute. Gli asteroidi sono infatti quello che resta di frammenti che risalgono all’epoca della formazione del Sistema solare, e orbitano per lo più tra Marte e Giove. Un sottoinsieme di questi è rappresentato dagli asteroidi che incrociano l’orbita della Terra, e finora ne sono stati scoperti più di 15mila.

«Gli scienziati sono interessati ai meteoroidi in quanto precursori di altri oggetti che possono interessare la Terra», spiega Reddy. «Se siamo in grado di scoprire e catalogare meteoroidi e asteroidi così piccoli, possiamo risalire alla popolazione degli oggetti da cui provengono: grandi asteroidi, che hanno una probabilità molto più bassa di colpire la Terra. Nel caso di 2015 TC25, la probabilità che possa impattare con il nostro pianeta è abbastanza ridotta».

.Schema classificativo delle meteoriti http://archive.oapd.inaf.it/meteoriti.html/cap6.htm

Schema classificativo delle meteoriti. Fonte: INAF Padova (https://goo.gl/Loq1dv)

Altra particolarità di 2015 TC25 è l’assenza di uno strato di polvere chiamata regolite, tipica degli asteroidi più grandi. Invece 2015 TC25 è essenzialmente composto da nuda roccia. Ma le sorprese di 2015 TC25 non finiscono qui. Il team ha anche scoperto che si tratta di uno degli asteroidi che ruotano più rapidamente fra quelli presenti vicino alla Terra: compie una rotazione ogni due minuti. Probabilmente 2015 TC25 è ciò che gli scienziati planetari chiamano “roccia monolitica”, più simile a un blocco di roccia, dunque, che a un cumulo di macerie, com’è invece il caso degli asteroidi più grandi, tenuti insieme da gravità e attrito.

Infine, per quanto riguarda l’origine del piccolo asteroide, Reddy ritiene che possa essere un frammento di un’altra roccia: 44 Nysa, il suo progenitore, un asteroide della fascia principale grande più o meno quanto Los Angeles. «Essere in grado di osservare piccoli asteroidi come questo equivale a guardare campioni di roccia ancora nello spazio, prima che entrino in atmosfera e colpiscano la Terra», nota Reddy. «Questo ci permette di analizzare le loro superfici come sono in origine, prima che l’ingresso in atmosfera le alteri».

Per saperne di più:

Guarda l’animazione della University of Arizona: