L’orbita di Proxima Centauri è stata determinata con lo strumento HARPS (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher) dell’ESO, grazie al quale è stato possibile ottenere una misura estremamente precisa della velocità radiale della stella, la stessa intorno alla quale orbita l’esopianeta più vicino alla Terra, Proxima b. Così ora non ci sono più dubbi: l’orbita e alcune misurazioni di Proxima Centauri confermano l’appartenenza della stella al sistema triplo di Alfa Centauri.
Certo, già lo si immaginava, ma a causa della debole luce di Proxima Centauri, e per la difficoltà di misurare con precisone alcuni parametri, non era affatto scontato dimostrare che i membri della tripletta stellare avessero le stesse origini. È stato solo grazie allo spettrografo HARPS se gli astronomi Pierre Kervella, Frédéric Thévenin e Christophe Lovis sono riusciti a concludere che le tre stelle effettivamente formano un sistema legato. Una conclusione raggiunta misurando la velocità radiale, vale a dire la velocità alla quale un corpo si allontana o si avvicina alla Terra. Ebbene, la velocità radiale di Proxima Centauri è identica a quella della coppia Alfa Centauri A e B.
Questo risultato ha implicazioni significative per la comprensione del sistema di Alfa Centauri e per la formazione di pianeti intorno a quelle tre stelle. Gli astronomi sono quasi certi che Proxima Centauri e la coppia di Alfa Centauri abbiano la stessa età, circa 6 miliardi di anni. Conoscendo l’età della stella, si deduce con una buona stima anche l’età del pianeta orbitante, Proxima b. Gli astronomi ipotizzano che il pianeta potrebbe essersi formato intorno a Proxima Centauri su un’orbita più estesa e la sua attuale posizione, vicina alla sua stella madre, sarebbe stata raggiunta a seguito del passaggio ravvicinato di Proxima Centauri ai suoi due cugini in Alfa Centauri. In alternativa, il pianeta potrebbe essersi formato attorno alla coppia A e B di Alfa Centauri, per venire poi catturato dalla gravità di Proxima Centauri solo in un’epoca successiva. Se una di queste ipotesi è corretta, si può ipotizzare che il pianeta fosse un tempo un mondo ghiacciato. Ghiaccio che, fondendosi, lo avrebbe portato ad avere ora acqua liquida in superficie.
Per saperne di più:
- Leggi su Astronomy & Astrophysics l’articolo “Proxima’s orbit around Alpha Centauri“, di P. Kervella, F. Thévenin eC. Lovis