STELLE FATTE A PEZZI VICINO AL CENTRO GALATTICO

Proiettili cosmici scagliati dal buco nero

L'immensa forza di attrazione gravitazionale esercitata dal buco nero distrugge la stella; il gas e la polvere stellare si uniscono per formare degli oggetti di massa planetaria, che verrebbero scagliati via, anche fuori dalla nostra galassia

     12/01/2017

Rappresentazione artistica che ritrae una serie di oggetti di massa planetaria che sono stati scagliati fuori dal centro galattico ad una velocità di 10 mila km/s. Questi “proiettili” cosmici si sono formati dai frammenti di una stella che è stata letteralmente fatta a pezzi dal buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia. Crediti: Mark A. Garlick/CfA

Sembra peggio di una scena di un duello nel lontano West. Proiettili vaganti (di massa planetaria) che sfrecciano a grande velocità a destra e a manca, e chi ci rimette è una stella che è stata letteralmente fatta a pezzi dal buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. Giocare col fuoco è pericoloso? Pensate quanto possa essere poco piacevole per una stella trovarsi a orbitare, ogni migliaio di anni, attorno al buco nero della Via Lattea e a diventarne – suo malgrado – la portata principale! L’immensa forza di attrazione gravitazionale esercitata dal buco nero distrugge la stella liberando grandi quantità di gas. Il gas e la polvere stellare si uniscono per formare degli oggetti di massa planetaria, che – secondo una recente ricerca – verrebbero scagliati via dal centro galattico come palline da flipper. Ogni singola stella distrutta può formare centinaia di questi oggetti, che però sono diversi dai pianeti che conosciamo perché sono fatti perlopiù di materiale stellare.

Eden Girma, dell’Università Harvard e membro del Banneker/Aztlan Institute, ha effettuato dei calcoli per capire meglio la traiettoria di questi oggetti e per dirci semmai noi terrestri fossimo in pericolo. Secondo i suoi studi, il più vicino di questi oggetti si troverebbe a qualche centinaia di anni luce dalla Terra, e la sua massa sarebbe simile a quella di Nettuno o di parecchi Giove messi insieme. Il “piccolo” pianeta in via di formazione potrebbe essere avvistato in futuro grazie al Large Synoptic Survey Telescope e al James Webb Space Telescope.

Gli oggetti in questione si formano più velocemente di un pianeta standard. Di solito in un giorno il buco nero divora la stella malcapitata (il processo si chiama evento di distruzione mareale o TDE – Tidal Disruption Event) e dopo un anno le “briciole” rimanenti hanno formato già degli agglomerati solidi simili a pianeti. Pensate che, invece, un pianeta come Giove ha impiegato milioni di anni per formarsi. Dato che questi oggetti viaggiano a 10 mila chilometri al secondo, circa il 95% di essi lascerà la nostra galassia senza lederci in alcun modo. Lo stesso processo distruttivo avviene quasi sicuramente anche in altre galassie dove è presente un buco nero supermassiccio al centro: anche Andromeda sembra possedere questi oggetti più simili a proiettili che a pianeti, che puntano dritti dritti verso la Via Lattea.

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