Si è svolta questa mattina, mercoledì 18 gennaio, presso il centro culturale Altinate San Gaetano di Padova, la selezione della cinquina finalista del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione e destinato a opere legate sia all’attualità sia alle scoperte scientifiche più recenti. La giuria scientifica, presieduta dal chimico e scrittore Dario Bressanini, ha avuto ben pochi dubbi nel far arrivare in pole position il libro di Andrea Grignolio Chi ha paura dei vaccini? (Codice Edizioni, 2016), dedicato al tema dei vaccini, tuttora al centro di un acceso dibattito pubblico che conferma quanto sia oggi cruciale discutere del rapporto tra scienza, società e media.
A pochissimi voti di distacco, ecco le altre quattro opere giunte in finale: Sotto i nostri piedi, di Alessandro Amato (Codice Edizioni, 2016); La nascita imperfetta delle cose, di Guido Tonelli (Rizzoli Editore, 2016); È la medicina, bellezza!, di Silvia Bencivelli e Daniela Ovadia (Carocci Editore, 2016); Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo, di Guido Barbujani (Editori Laterza, 2016).
L’importanza della divulgazione scientifica è stata ampiamente sottolineata dallo stesso Bressanini, che ha raccontato di essere stato ispirato a intraprendere la carriera di scienziato e divulgatore da Mister Fantastic, o Reed Richards, leader dei Fantastici Quattro, il quale (oltre ad essere noto come il marito della Donna Invisibile…) era un bambino prodigio, dotato di un grandissimo talento per le materie scientifiche.
Da oggi si apre la seconda fase del Premio: una giuria popolare, formata da studenti delle classi quarte degli istituti superiori di tutte le province italiane, determinerà, nell’ambito della cinquina, l’opera da premiare. La cerimonia di premiazione del vincitore si terrà, anche questa in forma pubblica, il 5 maggio 2017 a Padova, presso il Palazzo della Ragione.
L’Istituto nazionale di astrofisica patrocina il Premio letterario Galileo già da diverse edizioni, e anche quest’anno annovera due astrofisici nella giuria: Massimo Turatto, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova, e Patrizia Caraveo, direttrice dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Spaziale di Milano.
«La divulgazione scientifica è estremamente importante, sia per cercare di interessare i giovani alla problematiche della scienza in generale, sia per dare a tutta la società dei mezzi per porsi in modo informato, e se possibile critico, di fronte alle notizie che ricevono», dice Caraveo a Media INAF. «È importante abituarsi a leggere e ad avere un’informazione accurata, che spazia a tutti i campi del sapere. Oltre alle opere finaliste, sono stati discussi e selezionati, da parte dei giurati, molti altri testi candidati al Premio Galileo sui temi dell’astronomia e dell’astrofisica, che sicuramente consiglierei ai miei studenti e ai miei amici».