CERCASI VOLONTARI CON VISTA AGUZZA

Alla scoperta del pianeta della porta accanto

I computer e i relativi software fanno certamente miracoli, ma la capacità umana di distinguere le forme è ancora impareggiabile. Il progetto "Backyard Worlds: Planet 9" su Zooniverse sta cercando volontari per scovare nelle immagini della sonda Wise l’ipotetico nono pianeta, ben oltre l'orbita di Plutone

     16/02/2017

Riuscite a distinguere in questo flipbook, realizzato con riprese di Wise nell’arco di 5 anni, una stella nana bruna? Se sì, allora siete pronti per il progetto “Backyard Worlds: Planet 9” (cliccare sull’immagine se non si attiva). Crediti: NASA/WISE

La Nasa invita tutte le persone appassionate a unirsi agli oltre 3mila (nel momento in cui scriviamo) volontarie e volontari che stanno già aiutando gli scienziati a scoprire se nelle immagini del cielo ottenute dalla sonda Wise, Wide-field Infrared Survey Explorer, vi siano delle nane brune (le cosiddette “stelle mancate”) non ancora conosciute, ma, soprattutto, se vi si nasconda il famigerato nono pianeta del Sistema solare. Basta andare sul noto sito di citizen science Zooniverse e scegliere il nuovo progetto Backyard Worlds: Planet 9.

A chi presterà il proprio tempo e il proprio sistema visivo – per il momento ancora migliore dei software a distinguere dati buoni da “artefatti” – verranno proposti brevi video, i cosiddetti flipbooks, composti da una sequenza di immagini della stessa porzione di cielo ripresa a diversi intervalli di tempo. Se c’è “qualcosa che si muove”, bisogna indicare il candidato, che sarà sottoposto a successive analisi dai ricercatori professionisti. Nel caso di una nuova scoperta, le volontarie e il volontari artefici del primo riconoscimento verranno ovviamente annoverati nella lista degli autori nei relativi articoli scientifici.

Anche se le stelle nane brune possiedono un loro fascino discreto, nulla può reggere il confronto con l’individuazione del – finora solo vagheggiato – nono pianeta, anche chiamato Pianeta X per l’incognita che rappresenta. Poco più di un anno fa, due astronomi del Caltech, in California, dimostrarono che alcuni lontani oggetti del Sistema solare mostravano gli effetti gravitazionali dovuti a un corpo planetario finora passato inosservato, a cui diedero il nomignolo di Pianeta 9.

Le anomale orbite (in viola) di sei oggetti della Fascia di Kuiper analizzate da ricercatori del Caltech potrebbero essere spiegate dall’esistenza di Planet Nine, la cui ipotetica orbita è qui tracciata in giallo. Crediti: Caltech/R. Hurt (IPAC)

Ci si può domandare come mai un pianeta di dimensioni non certo piccole, con una massa stimata grosso modo 10 volte quella della Terra, non sia già stato osservato dai telescopi. «Ci sono poco più di quattro anni luce tra Nettuno e Proxima Centauri, la stella più vicina, e gran parte di questo vasto territorio è inesplorato» spiega Marc Kuchner del Goddard Space Flight Center della NASA. «In quella regione, raggiunta da pochissima luce solare, anche oggetti molto grandi risultano a malapena distinguibili nella luce visibile». La sonda Wise ha scansionato l’intero cielo tra il 2010 e il 2011, producendo il più completo campionamento attualmente disponibile alle frequenze del medio-infrarosso. Spenta nel 2011, la missione è poi stata riattivata nel 2013 con il nome di Neowise per la sorveglianza dei corpi potenzialmente pericolosi per la Terra. «Guardando nell’infrarosso, Wise può avere ripreso oggetti che altrimenti avremmo perso», aggiunge Kuchner.

«Il progetto Backyard Worlds: Planet 9 ha la potenzialità di fare la scoperta del secolo, ed è emozionante pensare che potrebbe essere realizzata in prima istanza da un volontario», commenta infine Aaron Meisner, ricercatore dell’Università della California a Berkeley, specializzato nell’analisi delle immagini di Wise.

Per saperne di più:

Ecco il promo del progetto di citizen science “Backyard Worlds: Planet 9”:

Per sapere com’è diventato famoso Zooniverse e come si diventa famosi con esso, guarda questa intervista di Inaf-Tv a uno dei fondatori (in inglese, abilitare i sottotitoli in italiano):