RUOTE DANNEGGIATE MA FUNZIONANTI

Curiosity ha bisogno di un gommista

Il rover della Nasa è ancora in salute e continua a studiare Marte. Ma il percorso è arduo e pieno di rischi, soprattutto a causa delle taglienti rocce disseminate sul pianeta. Già in passato gli ingegneri avevano riscontrato dei danni

     22/03/2017

Il robottino della Nasa Curiosity ha di nuovo problemi alle ruote di alluminio che lo “scarrozzano” in giro per Marte. Durante un controllo di routine avvenuto il19 marzo, la Nasa ha riscontrato due danni sul “battistrada” della ruota centrale di sinistra. Questa è solo l’ultima testimonianza di usura. Partito a novembre 2011 e arrivato sul Pianeta rosso ad agosto 2012, il rover ha affrontato in questi anni “sentieri” ardui e sconnessi nei 16 chilometri percorsi. Le appuntite rocce marziane hanno spesso messo a dura prova le sei ruote del rover e questo inconveniente ha portato ricercatori e ingegneri a cambiare più volte rotta, scegliendo luoghi meno rischiosi per la missione puntando verso sud. Ma a parte le ruote logorate, la Nasa ha assicurato che il rover è in buone condizioni e in ogni caso, nonostante siano logori, i sei “pneumatici” dureranno ancora molto a lungo.

Dopo che dal 2013 si sono cominciati a vedere i primi segni di usura (buchi e fratture), è stato avviato un programma di monitoraggio delle sei ruote e sono iniziati anche dei test qui sulla Terra per verificare la longevità di queste ruote. Test dai quali è emerso che, quando ci sono più di tre danni al “battistrada”, ciò significa che la ruota ha raggiunto circa il 60 per cento della sua vita. Ma il tutto era stato comunque preventivato al momento della progettazione della missione.

Ognuna delle sei ruote di Curiosity misura circa 50 centimetri di diametro per 40 centimetri di larghezza. Il rivestimento che è a contatto con il terreno marziano è spesso 0,75 millimetri, circa la metà di una moneta da un centesimo. Ogni ruota è poi dotata di un “carrarmato” formato da 19 lamelle a forma di zig-zag spesse quasi 7 millimetri. Sono proprio queste lamelle che sopportano gran parte del peso del rover e che forniscono la trazione per attraversare i diversi terreni accidentati. In ogni ruota ci sono anche 12 fori ideati per dare più grip al robottino quando si trova sui terreni sabbiosi. Dato che il rover ha percorso già una grande quantità di chilometri, i danni alle ruote (tra cui diversi buchi di alcuni centimetri di larghezza) non comportano significativi cambiamenti al programma scientifico del Mars Science Laboratory.