Tempeste di colori tra le nubi di Giove. A fotografarle è stata la sonda Juno della Nasa, in orbita attorno al gigante gassoso. L’ultimo passaggio ravvicinato della sonda ha permesso di ottenere una serie di spettacolari scatti dell’atmosfera gioviana e inviare a Terra molte informazioni per scoprire cosa si cela sotto il denso strato di nuvole. Arrivata in orbita attorno a Giove il 4 luglio scorso, la sonda Juno è entrata nel pieno della sua missione con un nuovo passaggio ravvicinato che l’ha portata ad appena 4.400 chilometri dalla superficie, con una velocità di quasi 60 chilometri al secondo. »Ogni volta che ci avviciniamo alle nuvole di Giove», dice Scott Bolton, responsabile scientifico di Juno per l’Istituto di ricerca Southwest a San Antonio, «apprendiamo nuovi dettagli che ci aiutano a capire meglio questo fantastico pianeta gigante».
Al momento Juno si trova su un’orbita differente da quella programmata inizialmente e impiega quasi 54 giorni per completare un orbita attorno a Giove, più del doppio di quanto previsto. Il ‘rallentamento’ è dovuto a un’anomalia in uno dei motori che i tecnici hanno scelto precauzionalmente di non accendere. Ma, nonostante il problema, gli strumenti di Juno sembrerebbero essere in piane forma, come testimoniano le ultime immagini riprese il 2 febbraio. Una di queste è stata elaborata dallo scienziato e artista Roman Tkachenko, che ha usato dei falsi colori per mettere in evidenza le spettacolari ‘danze’ delle nubi e le tempeste di Giove.
L’obiettivo di Juno è quello di capire in particolare quello che avviene all’interno del pianeta e lo studio del campo magnetico e per farlo al meglio, anche a seguito del malfunzionamento del motore, la Nasa sta valutando di estendere la missione di altri tre anni, fino al 2021.