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Stampare attrezzi 3D su Marte? È possibile

L'inchiostro di questa speciale stampante 3D è fatto di polvere. Avete capito bene: gli astronauti che popoleranno Marte o la Luna potranno sfruttare materiale che troveranno in loco per creare oggetti e mattoni da costruzione

     13/04/2017

Oggetti stampati con un particolare biopolimero ricavato da polvere marziana creata in laboratorio

Essere autosufficienti e cercare di sopravvivere a ogni costo. Senza questi presupposti i futuri colonizzatori di Luna e Marte non potranno neanche immaginare di poter fare ricerca scientifica. La Nasa sta pensando di portare nuovamente l’uomo attorno alla Luna tra il 2020 e il 2030, come missione preparatoria alla missione umana su Marte. Chiunque stia mettendo in conto di affrontare il lungo viaggio per il Pianeta rosso deve sapere, sin da ora, che il biglietto sarà di sola andata e che le spedizioni con i rifornimenti arriveranno – sì – ma con mesi e mesi di attesa (i cargo partirebbero ogni 26 mesi). Se mai i terrestri partiranno per questa nuova vita, dovranno essere in grado di procurarsi il cibo in loco (coltivando ortaggi e sfruttando per quanto possibile il suolo marziano) e di costruirsi pezzi di ricambio e attrezzi da soli. Proprio a questo sta lavorando un gruppo di ingegneri della Northwestern Engineering guidati da Ramille Shah. Il lavoro svolto nel Tissue Engineering and Additive Manufacturing (TEAM) Laboratory ha dimostrato che è possibile produrre (anzi, letteralmente stampare in 3D) oggetti utilizzando repliche sintetiche di polvere lunare o marziana.

Sfruttando ciò che è disponibile su Marte, dove di polvere ce n’è davvero tanta, sarà possibile utilizzare particolari inchiostri per stampanti 3D. La ricerca è stata pubblicata su Scientific Reports. Le particelle di polvere sintetiche usate in laboratorio hanno composizione, forma e grandezza molto simili a quelle lunari e marziane. La squadra di Shah ha creato l’inchiostro 3D utilizzando queste polveri, una serie di semplici solventi e un biopolimero. Gli oggetti 3D (attrezzi e mattoni) sono stati poi stampati con un semplice processo di estrusione. «Abbiamo perfino stampato mattoncini simili ai Lego», dice Shah, «che possono poi essere utilizzati come elementi costruttivi».

I ricercatori assicurano che gli utensili prodotti con questo metodo sono flessibili, elastici ma allo stesso tempo robusti. Il materiale può essere manipolato, tagliato o piagato ed è molto simile alla gomma. Insomma, potrebbe essere adatto all’utilizzo sul pianeta Marte. Il passo successivo sarà quello di rendere questo materiale duro come la ceramica e l’unico modo possibile è quello di cuocerlo come si fa sulla Terra dentro a dei forni.

Per mandare degli umani su Marte sicuramente dovremo aspettare anni, se non decenni, e questo è solo uno dei tanti passi da fare per rendere la spedizione possibile.

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