DAL 15 AL 17 MAGGIO, IN 60 LOCALI DI 20 CITTÀ

Scienza da bere con Pint of Science

Partita dal Regno Unito grazie due ricercatori all’Imperial College di Londra, l’iniziativa è giunta alla sua terza edizione, avendo ormai conquistato ben 12 paesi. In Italia, 150 speaker si alterneranno ai tavoli di 60 locali di 20 città. E l'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) è uno dei principali sponsor della manifestazione

     10/05/2017

La scienza è gassosa, liquida o solida? Lo scienziato è ciò che mangia o quel che respira? Bene, dal 15 al 17 maggio interrogatevi su questa fondamentale questione e approfittatene per bere qualche sorso di scienza da un bel boccale di birra, magari accompagnata da qualche aperitivo, in un ambiente giovane e informale come può essere quello di un pub.

Potete scegliere fra sei tipi diversi di scienza liquida: Beautiful Mind (neuroscienze, psicologia e psichiatria), Atoms to Galaxies (chimica, fisica e astronomia), Our Body (biologia umana), Planet Earth (scienze della terra, evoluzione e zoologia), Tech Me Out (tecnologia e computer) o Social Sciences (legge, storia e scienze politiche). Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.

È questa l’originale proposta dell’iniziativa Pint of Science che, partita dal Regno Unito grazie due ricercatori all’Imperial College di Londra, è giunta alla sua terza edizione, avendo ormai conquistato ben 12 paesi, non solo europei: dalla Germania al Giappone, dall’Austria all’Australia, dalla Francia al Canada, al Sud Africa e al Brasile. Scienza “alla spina”, di tanti colori e gradazioni, servita fresca agli avventori assetati.

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Anche in Italia, 150 speaker si alterneranno ai tavoli di 60 locali di 20 città. E l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) è uno dei principali sponsor della manifestazione, insieme all’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’Istituto italiano di tecnologia, l’Associazione italiana sclerosi multipla, l’Istituto Pasteur Italia (Fondazione Cenci Bolognetti) e Lantech Solutions.

A Torino e Napoli, con Alessandro Sozzetti, dell’Osservatorio astrofisico di Pino Torinese, e Massimo Della Valle, direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, può essere l’occasione per saperne di più – e magari per aggiudicarsi il premio per la migliore domanda della serata – sui più recenti studi sulla ricerca di vita extraterrestre. Mentre a Trieste Giorgio Calderone, Gabriele Cescutti e Lorenzo Pizzuti (Inaf Trieste) si muoveranno fra buchi neri e materia oscura. Nella squadra Inaf triestina ci saranno anche Pierluigi Monaco e Michele Maris, che parleranno di galassie in scatola e pianeti high-tech. Materia meno scura e birra più chiara a Milano, con Paola Battaglia (Università degli Studi di Trieste e Inaf Iasf Milano), per finire – dopo qualche bicchiere di troppo – con ordine, disordine e Universo ad alte energie, sapientemente guidati da Melania del Santo (Inaf Iasf Palermo).

«Pint of Science risponde alla curiosità delle persone che vogliono conoscere le ultime frontiere della ricerca e dà modo ai ricercatori che la scienza la fanno tutti i giorni di raccontarla. Al bar con una birra in mano, in modo divertente, si condividono le scoperte che miglioreranno il nostro futuro», dice Ilaria Zanardi, responsabile nazionale e presidente dell’Associazione culturale Pint of Science Italia.

Anche a Bologna, Catania, Padova, Palermo e Pavia l’Inaf sarà presente con un video preparato appositamente dalla redazione di Media Inaf, che servirà come antipasto per la serata. Nell’attesa, naturalmente, che gli astronomi ci indichino il pianeta extrasolare giusto da adibire alla coltivazione di luppolo e orzo.