APRE UNA MOSTRA AL MUSEO EBRAICO DI BOLOGNA

Un nuovo tassello nel mosaico di Horn

Non solo uno scienziato, ma un intellettuale dai molteplici interessi, a cui va reso il merito di essere stato un assoluto visionario e precursore nella progettazione dei moderni telescopi. A 50 anni dalla scomparsa, un mostra celebra Guido Horn d’Arturo, direttore per lungo tempo della Specola bolognese

     19/05/2017

Si inaugura sabato 20 maggio, ore 21:30, al Museo Ebraico di Bologna, la mostra “Le Luci di Horn. Storie di un astronomo a Bologna“, visitabile fino al 30 luglio 2017. Guido Horn d’Arturo (Trieste 1879 – Bologna 1967), ebreo triestino, fu direttore dell’Osservatorio astronomico universitario di Bologna complessivamente per un trentennio, un lungo periodo interrotto dal suo allontanamento per sette anni a seguito delle leggi razziali fasciste.

A cinquant’anni dalla scomparsa, il Museo Ebraico di Bologna, la Sofos, l’Osservatorio astronomico di Bologna dell’Inaf e il Dipartimento di fisica e astronomia dell’università felsinea lo ricordano in questa mostra come scienziato geniale, astronomo visionario, pioniere della divulgazione scientifica, personaggio eclettico, patriota, intellettuale dai molteplici interessi.

Il percorso della mostra, dove sono esposti documenti, foto, volumi e oggetti provenienti da archivi privati e pubblici, è stato costruito anche alla luce di nuovi ed inediti materiali conservati presso la Biblioteca interdipartimentale di matematica, fisica, astronomia e informatica dell’Università di Bologna, che hanno messo in evidenza aspetti ancora inesplorati della personalità e della storia individuale di Horn, sullo sfondo dei grandi avvenimenti mondiali del ‘900. Come le due guerre mondiali: la Prima vissuta da protagonista, come volontario irredentista, la Seconda da perseguitato, come si è detto, a causa delle sue origini ebraiche.

Dal punto di vista scientifico si deve sottolineare che, sin dagli anni Trenta, Horn ideò una metodologia del tutto nuova di costruzione e aggiustamento degli specchi dei telescopi, che ha rivoluzionato lo sviluppo della moderna astronomia osservativa: il suo specchio a tasselli di 1.8 m di diametro complessivi, composto da 61 tasselli esagonali, realizzato nei primi anni Cinquanta.

Sia il prototipo da 1 metro che lo specchio da 1.8 metri, nella sua collocazione originale, possono essere oggi ammirati nel Museo della Specola bolognese. Uno strumento che può a ragione essere considerato il progenitore dei moderni grandi telescopi, come l’Extremely Large Telescope dell’Eso o il James Webb Space Telescope della Nasa.

«Se guardiamo retrospettivamente l’evoluzione della scienza e, in particolare, dell’astronomia», commenta a Media Inaf Flavio Fusi Pecci della Società astronomica italiana, nel comitato scientifico della mostra, «si incontrano personaggi eccezionali, come Copernico, Galileo, Einstein, che hanno contribuito a dare una svolta decisiva nel loro settore. Ebbene, Guido Horn d’Arturo già nel 1932 intuì (e poi realizzò nei fatti) che per raccogliere più segnale con un telescopio e ottimizzare la qualità dell’immagine si potessero aumentare le dimensioni dello specchio, non solo articolandolo in segmenti, più leggeri, più maneggiabili, meno impattanti sulla struttura meccanica, ma rendendolo anche adattabile e ottimizzabile notte per notte, momento per momento alle condizioni ambientali di osservazione: termiche, ottiche, e così via. Così facendo, Guido Horn d’Arturo ha di fatto aperto la strada a quello che oggi è l’ottica attiva ed adattiva. Ovviamente questo non è paragonabile al contributo dei mostri sacri citati sopra», conclude Fusi Pecci, «ma gli va reso il merito di essere stato un precursore e va quindi ricordato ed apprezzato molto di più di quanto non sia successo finora».

Mostra “Le Luci di Horn. Storie di un astronomo a Bologna”, al Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5, dal 20 maggio al 30 luglio 2017. Ingresso libero. Inaugurazione sabato 20 maggio, ore 21:30, come evento speciale della Notte Europea dei Musei 2017.

Diversi eventi collaterali si terranno durante il periodo della mostra:

  • Mercoledì 3 maggio 2017 | ore 17.00
    Oggi mi laureo al MEB : Valeria Picazzi, Il progetto di telescopio a tasselli di Guido Horn d’Arturo: forefather of the new generation multi-mirror telescopes, relatore Prof. Fabrizio Bònoli, Unibo
  • Mercoledì 7 giugno 2017| ore 17.00
    Agnese Mandrino, INAF-OA Brera: Sotto lo stesso cielo? Le leggi razziali e gli astronomi in Italia
  • Mercoledì 14 giugno 2017| ore 17.00
    Flavio Fusi Pecci, Società Astronomica Italiana: Cosmologia e astroparticelle
  • Il 28 maggio e 4 giugno dalle 15.30 alle 16.30 laboratorio per bambini da 6 a 10 anni: Specchio delle mie brame.
    Al termine del laboratorio ogni bambino potrà portare a casa lo specchio Horn realizzato.
    Prenotazione chiamando il 346 8253773 o inviando una mail a lelucidihorn@gmail.com