In fila per sei col resto di due. Magari i calcoli sono leggermente diversi dalla canzone per bambini, ma il concetto è simile: un gruppo di ricercatori ha dimostrato che le galassie in decine di cluster hanno mantenuto una posizione allineata e coerente con il “vicinato” galattico per circa 10 miliardi di anni. Il risultato è arrivato grazie ai dati raccolti dall’Hubble Space Telescope di Nasa ed Esa e dopo aver osservato 65 lontanissimi ammassi galattici, la cui luce ha impiegato miliardi di anni per raggiungere la Terra.
Guidati da Michael West del Lowell Observatory (Stati Uniti) e dall’italiano Roberto De Propris dell’Università di Turku (Finlandia), gli esperti hanno provato per la prima volta che le galassie più grandi di questi enormi sistemi erano già allineate e ordinate rispetto ai cluster vicini quando l’Universo aveva solo un terzo della sua età attuale. Adesso, come e perché si siano verificati questi bizzarri ma affascinanti allineamenti resta un mistero.
A Media Inaf, De Propris ha spiegato: «Abbiamo dimostrato che questo effetto, già noto nell’Universo locale, persiste fino a redshift elevati. L’allineamento è di lunga data e ciò suggerisce che le galassie di ammasso più brillanti (in inglese Brightest cluster galaxies – Bcg) siano veramente i nuclei intorno a cui si possono formare i futuri ammassi e che sono tra i primi oggetti a formarsi. Data la loro grande massa, è evidente che possono esistere oggetti molto massicci ma in un’età molto giovane (in contrasto con l’ Universo gerarchico)».
La maggior parte delle galassie all’interno degli ammassi è orientata a caso nello spazio. Solo le galassie più grandi sono allineate quasi perfettamente rispetto alle loro “vicine” di casa, il che suggerisce che siano particolarmente sensibili al loro ambiente. Il ricercatore italiano in Finlandia ha aggiunto: «i risultati sono importanti perché ci dicono che qualsiasi cosa ha provocato questo allineamento, è accaduta molto in fretta».
Gli astronomi stanno cercando di misurare le forme e gli orientamenti delle galassie che appaiono molto deboli e molto piccole a queste grandi distanze, un compito decisamente impegnativo.
Per saperne di più:
- Leggi lo studio sul sito di Nature Astronomy: “Ten billion years of brightest cluster galaxy alignments”, di Michael J. West, Roberto De Propris, Malcolm N. Bremer & Steven Phillipps