Se avete la fortuna di trovarvi negli Stati Uniti in vacanza, non perdetevi l’eclissi solare del 21 agosto: assisterete a un evento eccezionale e potreste essere testimoni del più grande esperimento di citizen science mai messo in piedi dall’uomo.
Disponibile per Android e iPhone, ecco arrivare la app per fotografare l’eclissi 2017. Ma se pensate si tratti dell’ennesimo tool nerd per il vostro smartphone, ebbene vi sbagliate di grosso. È un ambizioso progetto di scienza dal basso, frutto di una collaborazione fra l’Università della California – Berkeley e Google, che darà vita a un imponente archivio fotografico con libero accesso a scienziati e astrofisici che fremono per studiare da vicino la corona solare della stella al centro del sistema planetario che abitiamo.
Una volta scaricata e installata, l’applicazione fornisce poche e semplici istruzioni di utilizzo all’utente per fotografare l’evento astronomico in tutta sicurezza, utilizzando un filtro adeguato per proteggere i sensori della fotocamera. Una volta messa “in sicurezza” e puntata correttamente in direzione del Sole, l’applicazione geolocalizza lo smartphone e inizia a scattare fotografie autonomamente a partire da 15 secondi prima dell’evento. La app cattura immagini durante tutto il fenomeno dell’eclissi, che dura quasi tre minuti, emettendo un segnale acustico che ricordi a chi osserva di rimuovere il filtro ottico durante il momento di massima copertura del disco solare, per poi andarlo ad applicare non appena la luce ritorna forte nell’obiettivo della fotocamera.
Una volta tornati a casa o comodamente agganciati alla wifi dell’albergo, l’applicazione inviterà gli utenti a caricare le immagini sulla piattaforma del progetto e metterli a disposizione della scienza. Basta un clic.
Con Media Inaf abbiamo raggiunto Federico Tosi dell’Istituto nazionale di astrofisica che, proprio in queste ore, sta facendo le valigie per raggiungere gli Stati Uniti e godersi lo spettacolo. «Andrò a vedere l’eclisse del 21 agosto a Idaho Falls perché lo scorso anno, con mia moglie, avevamo pensato che sarebbe stata un’occasione unica: portare per la prima volta i nostri figli oltre oceano sfruttando allo stesso tempo un evento astronomico molto raro, e che gli stessi americani attendono da anni con grande fermento», spiega Tosi. «Ero già stato testimone di un’eclissi totale di Sole l’11 agosto 1999 a Monaco di Baviera, durante un viaggio di vacanza Interrail con alcuni compagni di università. Era stata un’esperienza unica, che tuttora ricordo con grande emozione, e per questo ho pensato di ripeterla quest’anno: era decisamente il momento giusto!».
Federico Tosi, con altri scienziati dell’Istituto nazionale di astrofisica, sarà il nostro inviato sul campo la mattina del 21. Nuovi aggiornamenti il 20 agosto quando, salvo imprevisti e a meteo piacendo, i nostri saranno arrivati sul posto.
Per scaricare la app e ulteriori informazioni vai al sito: eclipsemega.movie