È dall’ammartaggio di Curiosity (2012) che gli scienziati puntano quella particolare cresta rocciosa piena di ossido di ferro chiamata crinale di Vera Rubin (in onore dell’omonima astronoma americana scomparsa lo scorso dicembre). La scalata a queste rocce nella parte bassa del Monte Sharp è iniziata e da qualche settimana la Nasa ha iniziato a diffondere le meravigliose immagini scattate dalla Mast Camera a bordo del rover.
Le rocce in questa regione presentano una forte presenza di ematite, un minerale del ferro (un ossido), rilevata anche dalle sonde in orbita attorno a Marte. Le immagini Mastcam mostrano che le rocce che compongono la parte inferiore del crinale sono caratterizzate da una stratificazione orizzontale che si distingue dagli strati di roccia singoli spessi pochi centimetri. Le rocce stratificate sono tagliate a croce da vene piene di minerale bianco, probabilmente solfato di calcio, che forniscono prove di episodi successivi di flussi di liquido (probabilmente acqua) attraverso le rocce.
Per arrivare in cima, Curiosity dovrà percorrere 570 metri, aggiungendo 65 metri alla sua attuale altitudine. I ricercatori cercano di comprendere meglio perché il crinale resiste ancora all’erosione, cosa ha portato a una così alta concentrazione di ematite e se questi fattori sono correlati.