Rispetto alle altre forze fondamentali dell’universo, la gravità è relativamente debole. Eppure ha un’influenza su distanze enormi ed è la forza che sta dietro ai movimenti degli oggetti più massicci del cosmo. L’aspetto sparso e distorto della galassia Ngc 4490, immortalata in questa immagine da Hubble, è un ottimo esempio dei risultati di questo incessante tiro alla fune gravitazionale.
Nel corso di milioni di anni l’attrazione gravitazionale reciproca tra Ngc 4490 e la vicina più piccola, Ngc 4485, ha avvicinato le due galassie, che hanno finito per scontrarsi in un vortice di stelle, gas e polvere. In questa immagine, questo periodo più intenso è già finito e le due galassie si sono mosse l’una attraverso l’altra, si sono svincolate, e si stanno allontanando di nuovo. Ma la forza di attrazione della gravità è inarrestabile e porterà probabilmente le galassie a scontrarsi di nuovo nel giro di pochi miliardi di anni.
Ngc 4490 e Ngc 4485 formano il sistema Arp 269, presente nell’Atlante delle Galassie Peculiari. Si trovano a 24 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione dei Canes Venatici, i Cani da Caccia. Le forze di marea estreme della loro interazione hanno determinato le forme e le proprietà delle due galassie. Praticamente nessuna traccia della sua struttura a spirale barrata del passato può essere vista dalla nostra prospettiva, anche se la galassia Ngc 4485 – che qui non vediamo – si aggrappa ancora alle sue braccia a spirale.
Questa collisione cosmica ha creato macchie increspate di gas e polveri ad alta densità in entrambe le galassie. Le condizioni sono mature per la formazione stellare; le brillanti tasche rosa di luce sono nubi dense di idrogeno ionizzato, che si illuminano quando irradiano la luce ultravioletta delle giovani stelle calde vicine. Questa spettacolare esplosione di nuova attività ha portato alla classificazione della Ngc 4490 come una galassia starburst.
La formazione stellare è evidente anche nel sottile filo che collega le due galassie: un ponte di stelle creato dall’antica collisione, che si estende sui 24mila anni luce che attualmente separano la coppia di stelle. Ma dove c’è vita, c’è anche morte. Negli ultimi decenni, diverse supernove sono state individuate anche nella Ng 4490, tra cui Sn 1982F e Sn 2008ax.