Domani, giovedì 26 ottobre, dalle 10:30 alle 13:00, nella sede dell’Aspen Institute Italia a Roma, a piazza Navona 114, verrà consegnato il Premio Aspen 2017 per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti. A vincere la seconda edizione è la ricerca “Wind from the black hole accretion disk driving a molecular outflow in an active galaxy”, guidata dall’astrofisico Francesco Tombesi, ricercatore all’Università di Roma Tor Vergata e associato Inaf.
Lo studio, al quale dedicammo nel 2015 un articolo su Media Inaf – “Attila il buco nero, flagello della galassia” – e un’intervista al primo autore, aveva ottenuto anche la copertina di Nature. Incrociando i dati di due diversi telescopi spaziali, gli autori dimostrano che il vento proveniente dai buchi neri contribuisce alla formazione di nuove stelle all’interno delle galassie. Dimostrano in particolare che l’evoluzione delle galassie dipende dai buchi neri che si trovano al centro. Questa ricerca è la prosecuzione ideale dei lavori pioneristici nell’astrofisica a raggi X iniziato negli anni ’60 negli Stati Uniti da Bruno Rossi e da Riccardo Giacconi (Premio Nobel per la Fisica nel 2002).
La consegna del Premio verrà preceduta da un panel dibattito “Guardare lontano: lo Spazio della ricerca, l’economia dello Spazio”. All’incontro, al quale sarà presente il presidente dell’Inaf Nichi D’Amico, partecipano Samuel C. C. Ting (Premio Nobel), Thomas Dudley Cabot (Mit), Colleen Hartman (Nasa Gsfc), Roberto Battiston (Asi), Giulio Tremonti (presidente Aspen Institute Italia), Lucio Stanca (vice presidente Aspen Institute Italia) e Luciano Maiani (professore emerito de “La Sapienza”).