L’eco della nostra voce, che possiamo apprezzare ad esempio sgolandoci davanti a un picco montuoso, è dovuta ai differenti tempi di rimbalzo delle onde sonore contro le pareti di roccia. Anche lo spazio possiede una sua versione di eco, prodotta non dal suono bensì dalla luce che riverbera contro nubi di polvere. Il Telescopio spaziale Hubble ha appena catturato un’eco luminosa nella vicina galassia M82.
La sequenza di cinque immagini, riprese da Hubble nell’arco di un biennio, rivela un guscio di luce, ancora in espansione attraverso lo spazio interstellare tre anni dopo la scoperta dell’esplosione in supernova che l’ha generato.
L’eco luminosa si verifica perché la luce generata dall’esplosione stellare viaggia per distanze diverse per arrivare alla Terra. Un po’ di luce arriva direttamente, mentre altra rimbalza all’interno di un’enorme nube di polvere, che si estende da 300 a 1600 anni luce intorno alla supernova, prima di essere riflessa verso la terra.
Finora gli astronomi hanno rilevato solo 15 echi luminosi nei dintorni di supernove fuori dalla nostra galassia, proprio a causa della loro distanza. La supernova in questione, chiamata Sn 2014J, è stata scoperta il 21 gennaio 2014 ed è classificata di tipo Ia, un’esplosione che si verifica quando una stella nana bianca esaurita viene riattizzata dal materiale strappato a una stella compagna.
La galassia in cui è avvenuta l’esplosione, M82, si trova 11.4 milioni anni luce di distanza e appare alta nel cielo primaverile settentrionale in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore. Viene chiama anche Galassia Sigaro a causa della sua forma ellittica, prodotta dall’inclinazione obliqua del disco di stelle rispetto alla nostra linea di vista.
L’immagine di M82 rivela un ovale luminoso blu, ragnatele di nuvole sfilacciate e maestosi pennacchi d’idrogeno incandescente che s’innalzano dalle regioni centrali. Si tratta di uno degli esempi migliori di galassia starburst, dove avviene un’intensa produzione di nuove stelle.
A causa degli incontri ravvicinati con la galassia spirale M81, infatti, una grande quantità di gas viene compresso in M82, alimentando la nascita di molteplici ammassi di nuovi stelle. Alcuni di questi astri vivono solo per un breve periodo di tempo prima di esplodere in supernova. Proprio come Sn 2014J.
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