L’Accademia dei Lincei, fondata nel 1603 da Federico Cesi, la più antica accademia scientifica del mondo che ha annoverato tra i suoi primi soci lo stesso Galileo Galilei, ricorda l’astrofisico Giovanni Fabrizio Bignami, venuto improvvisamente a mancare il 24 maggio scorso.
Accademico di Francia e dei Lincei, il professor Bignami è stato presidente dell’Agenzia spaziale italiana, del Comitato mondiale per lo spazio (Cospar) e dell’Istituto nazionale di astrofisica. Ha scritto centinaia di pubblicazioni e diretto missioni spaziali, ricevendo premi negli Stati Uniti, in Francia (Legion d’Onore) e Italia. Ha creduto nella comunicazione multimediale come mezzo, anche politico, di connettere scienza e cittadini. È stato opinionista su La Stampa, Repubblica e L’Espresso. Voce della scienza in TV per Sky, Rai e con Rai Cultura. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue, tra cui il cinese e l’iraniano.
Ma la comunità scientifica internazionale lo conosceva bene per il suo lavoro da astrofisico che, nel 1972, lo ha portato alla scoperta di Geminga, il prototipo di una classe di pulsar molto particolare, le cosiddette pulsar radio-quiete, che non producono emissioni radio.
Venerdì 15 dicembre alle ore 15:30 nella sede di palazzo Corsini in via della Lungara, Roma, Francesco Bertola, Piero Angela, Giancarlo Setti con altri amici e colleghi ricordano lo scienziato e amico Nanni.