SISTEMA SVILUPPATO AD HOC PER GAIA E PER TESS

Una “bilancia” per pesare le stelle

Il metodo parte dalla misura della luce totale della stella e la sua parallasse per inferirne il diametro, e dall’analisi del tremolio per ottenere una misura della sua gravità superficiale. La combinazione dei due dati consente d’inferire la massa totale della stella. Fra gli autori, Enrico Corsaro dell’Inaf di Catania

     18/12/2017

Enrico Corsaro

Messa a punto una nuova “bilancia” per pesare le stelle, che permetterà di capire come nascono, si evolvono e muoiono. E, soprattutto, d’individuare nuovi pianeti al di fuori del Sistema solare. Il nuovo metodo, descritto sulla rivista The Astronomical Journal, è stato sperimentato con successo su 675 stelle, di cui era già nota la massa.

Del gruppo che ha ideato la bilancia stellare, coordinato da Keivan Stassun dell’Università americana di Vanderbilt, nel Tennessee, fa parte anche un astronomo italiano, Enrico Corsaro, dell’Osservatorio astrofisico Inaf di Catania, vincitore di una delle borse europee Marie Curie  nell’ambito del programma dell’Inaf Astrofit2 per il rientro di giovani ricercatori in Italia.

«Questo nuovo metodo – ha spiegato all’Ansa Corsaro – combina diversi tipi di osservazione e permette di calcolare la massa delle stelle dalla variazione della loro luminosità, dovuta al “ribollire” della superficie e al propagarsi di continui terremoti stellari». Il nuovo metodo è stato disegnato su misura per due satelliti progettati per realizzare mappe stellari: il telescopio spaziale Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della Nasa e la missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea (Esa), alla quale l’Italia partecipa con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).

Tess, nato nell’ambito del programma Explorer dell’agenzia spaziale Usa, sarà lanciato nel 2018 per scandagliare 200mila stelle, le più luminose, alla ricerca di nuovi pianeti; Gaia, invece, è già operativo dal 2013 e sta catalogando le stelle della Via Lattea, per creare la più precisa mappa 3D della nostra galassia.

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