Dopo diversi mesi di inattività conseguenti ai danni provocati in tutta l’isola di Porto Rico dall’uragano Maria lo scorso 20 settembre, nonché all’incertezza del rifinanziamento (di cui abbiamo parlato qui su Media Inaf), il radar planetario dell’Osservatorio di Arecibo è tornato al normale funzionamento, fornendo le immagini a più alta risoluzione finora ottenute per l’asteroide Fetonte (3200 Phaethon), riprese durante il suo approccio ravvicinato alla Terra di metà dicembre.
Le immagini radar di Fetonte – nelle quali le parti chiare indicano una maggiore riflessione del segnale radio – rivelano che l’asteroide è approssimativamente sferoidale, presentando una grande concavità nei pressi dell’equatore e un’ampia zona circolare scura vicino a uno dei poli. Dalle osservazioni, eseguite tra il 15 e il 19 dicembre 2017, è risultato che Fetonte ha un diametro di circa 6 chilometri, un chilometro in più rispetto alle stime precedenti.
«La zona scura potrebbe essere un cratere, o qualche altro tipo di depressione topografica che non riflette il fascio radar», spiega Patrick Taylor della Universities Space Research Association, responsabile del progetto di radar planetario ad Arecibo.
Fetonte è il secondo più grande asteroide Neo (near-Earth object) classificato come ‘potenzialmente pericoloso’. Scoperto l’11 ottobre 1983 dal satellite Iras della Nasa, questo vagabondo cosmico è la fonte della polvere planetaria responsabile dell’annuale sciame meteorico delle Geminidi, visibile a dicembre.
Al momento di massimo avvicinamento, il 16 dicembre, l’asteroide si è trovato a più di 10 milioni di chilometri dalla Terra, equivalente a circa 27 volte la distanza Terra-Luna. Fetonte non passerà più vicino di così fino al 2093, ma in passato, prima di essere scoperto, è arrivato anche a metà di tale distanza.