L’Unione astronomia internazionale (Iau) ha reso accessibile a tutti la prima lista di parole astronomiche nella lingua dei segni anche in inglese e in spagnolo. L’Encyclopedic Dictionary of Astronomy for Sign Languages è stato tradotto in inglese e spagnolo ed è ora disponibile on-line. La lista delle prime 47 parole tradotte – le più usate nell’astronomia di base – è il risultato di un progetto sviluppato dalla commissione Education and Development of Astronomy dell’International Astronomical Union e di una collaborazione tra le comunità dei non udenti, gli insegnanti e gli astronomi di tutto il mondo.
L’impresa era iniziata nel 2009, Anno internazionale dell’astronomia, con la creazione– ad opera di Dominique Proust – di un dizionario astronomico enciclopedico per la lingua dei segni francese, intitolata Les mains dans les étoiles, comprendente circa 300 segni corrispondenti ai principali corpi celesti quali pianeti, asteroidi, galassie e quasars, oltre a termini tecnici come per esempio ‘telescopio’, ‘spettrografo’ e ‘fotometro’. Nel biennio 2016-2017 un grande progetto guidato dalla commissione Iau Astronomy, Equity and Inclusion, con il supporto dell’ufficio Iau Astronomy for Development, ha iniziato a tradurre il dizionario di Proust in inglese e spagnolo.
Si può accedere al vocabolario dal sito web della Commissione tramite i seguenti link rispettivamente in lingua francese, inglese e spagnola. A partire da questa esperienza, l’International Astronomical Union si è impegnata a lungo termine per creare una raccolta di segni in diverse lingue, a partire da queste prima selezione selezione di 47 parole. Le lingue coinvolte nel progetto includono il tedesco, l’italiano, il portoghese, il giapponese, il polacco e tante altre.
«La pubblicazione dei termini astronomici nel linguaggio dei segni da parte dell’Unione astronomica internazionale dimostra l’attenzione della comunità astronomica per una sempre maggiore inclusione di ogni persona, qualunque sia la sua condizione fisica o sociale, nel meraviglioso mondo dell’osservazione del cielo», dice Piero Benvenuti, Segretario Generale dell’International Astronomical Union. «L’obiettivo di questa ed altre simili iniziative non è solo quello di offrire accesso all’informazione astronomica ad individui con ridotte abilità sensoriali, ma di convincerli che possono partecipare attivamente alla ricerca scientifica, a volte con maggiore sensibilità ed intuizione di persone normodotate».
La lingua dei segni è oggi ufficialmente praticata in quasi tutti i Paesi del mondo, ma culture differenti sviluppano indipendentemente segni specifici per identificare lo stesso oggetto o gli stessi fenomeni. Molte parole astronomiche non hanno attualmente nessuna equivalenza nella lingua dei segni e quindi il lavoro da fare è davvero enorme. Iau sta anche considerando la possibilità di unificare i segni tra le diverse lingue suggerendo, se possibile, un segno comune per ciascuna parola in ogni paese. Che quella astronomica possa diventare la prima lingua unificata al mondo che renda accessibile la scienza a tutti? Gli astronomi ci stanno lavorando.
Per saperne di più:
- Consulta l’Encyclopedic Dictionary of Astronomy for Sign Languages
- Vai al vocabolario in lingua dei segni francese “Les mains dans les étoiles“
- Vai al vocabolario in lingua dei segni inglese “Hands in the stars“
- Vai al vocabolario in lingua dei segni spagnola “Las manos en las estrellas“