GIÀ DIRETTORE DI EGO

Federico Ferrini nominato direttore di Ctao

Da questo mese Federico Ferrini è il nuovo direttore del Cherenkov Telescope Array Observatory (Ctao), la cui sede centrale è in Italia, a Bologna, presso una delle strutture dell’Inaf. Cta è il progetto per la realizzazione del più grande telescopio per raggi gamma al mondo e l’Italia vi partecipa con l’Inaf e dal 2013 con l’Infn

     05/03/2018

Federico Ferrini

Dal marzo 2018 Federico Ferrini è il nuovo direttore del Cherenkov Telescope Array Observatory (Ctao) la cui sede centrale è in Italia a Bologna, presso una delle strutture dell’Istituto nazionale di astrofisica. Cta è il progetto per la realizzazione del più grande telescopio per raggi gamma al mondo ed è un progetto che fa parte della roadmap Esfri che indica le infrastrutture di ricerca di primario interesse per l’Europa. L’Italia vi partecipa con l’Inaf e dal 2013 con l’Infn.

«Dopo la straordinaria avventura di Virgo vissuta intensamente negli anni complessi dell’upgrade e delle prime straordinarie scoperte, mi accingo a portare la mia esperienza ed il mio entusiasmo ad un altro ambiziosissimo pilastro della fisica astro-particellare, unendomi alla comunità di colleghi cha hanno l’obiettivo di aprire nuove vie di conoscenza dell’Universo» commenta Ferrini.

Dopo aver dedicato più di 30 anni alla ricerca e all’insegnamento di astrofisica all’Università di Pisa, Ferrini è stato nominato direttore dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego) di cascina (Pisa) nel 2011 che ospita l’interferometro Virgo fondato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) italiano e dal Cnrs francese. Inoltre ha ricoperto il ruolo di addetto scientifico presso la Missione permanente d’Italia a Ginevra e il presidente del consiglio di amministrazione e del comitato per gli investimenti del Cern Pension Fund.

Una visione d’artista di una porzione della schiera di telescopi che costituirà l’Osservatorio Cta. Crediti: Ctao

«Alcune settimane fa abbiamo ospitato presso la sede centrale dell’Inaf, a Roma, le delegazioni dei Paesi coinvolti in Cta che il  Miur ha convocato per avviare i negoziati per la costituzione dell’Eric» commenta il Presidente dell’Inaf Nichi D’Amico «e il Governo ha inserito proprio in questi giorni nel Dpcm del fondo investimenti il finanziamento proposto dall’Inaf per Cta. A coronare questi successi, la collaborazione internazionale ha scelto uno dei nostri più brillanti fisici per la direzione del progetto».

«Come membro sia del Council di Ego che di quello di Ctao, sono certo che la scelta di avere Federico quale direttore di Cta sia estremamente positiva per guidare con intelligenza ed autorevolezza un osservatorio che sarà cruciale nello sviluppo dell’ astronomia che ricerca simultaneamente più messaggeri cosmici, tra cui i fotoni di alta energia di Cta e le onde gravitazionali cercate da Ego/Virgo» sottolinea Antonio Masiero, vicepresidente dell’Infn.

La partecipazione italiana al progetto vede il coinvolgimento nel nostro Paese di più di 200 unità di personale distribuite in varie sedi territoriali dell’Inaf, delle sezioni Infn di l’Aquila, Bari, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Roma 1, Roma 2, Siena/Pisa, Torino, Udine/Trieste e connesse delle connesse università e  e vede il coinvolgimento di varie aziende.  L’Inaf pianifica di contribuire alla schiera di telescopi che andranno nel sito Sud, ovvero presso l’area dell’Osservatorio Eso del Paranal in Cile, con 30 repliche del prototipo di Sst (Small Size Telescope) realizzato nell’ambito del progetto bandiera Astri finanziato dal Miur, inaugurato nel settembre 2014 e ora operativo presso la stazione osservativa di Serra La Nave sull’Etna, gestita dall’Osservatorio astrofisico dell’Inaf di Catania.