500 METRI AL SECONDO

La Via Lattea sta ingrassando

Osservando altre galassie simili alla nostra, si evince che ci sono regioni molto giovani di formazione stellare che portano a un lento ma progressivo aumento delle dimensioni complessive del disco. «Fra 3 miliardi di anni, la Via Lattea potrebbe essere più grande del 5 per cento rispetto a oggi», spiega Cristina Martínez-Lombilla dell'Istituto d'Astrofisica delle Canarie

     03/04/2018

La Via Lattea osservata dalle Ande cilene. Crediti: Serge Brunier

La Via Lattea è la galassia a spirale barrata dove risiede il Sistema solare e dove – di conseguenza – viviamo noi terrestri. Si tratta di un oggetto molto antico che però non sembra voler smettere di crescere. Uno  studio guidato da Cristina Martínez-Lombilla, dell’Instituto de Astrofísica de Canarias a Tenerife, Spagna, ha infatti dedotto a quale ritmo stia diventando sempre più grande.

Sul bordo esterno del disco galattico sono state trovate alcune regioni di formazione stellare e, secondo i modelli evolutivi, le nuove stelle accresceranno lentamente le dimensioni della Via Lattea. Visto che il punto di osservazione (il Sistema solare) si trova all’interno della Via Lattea, guardando la galassia da dentro vediamo solo un enorme addensamento di stelle e gli astrofisici hanno difficoltà ad averne una visione d’insieme. Una soluzione al problema è studiare altre galassie simili alla nostra.

Con un diametro di circa 100mila anni luce, la Via Lattea ospita centinaia di miliardi di stelle e una grande quantità di gas e polvere, il tutto tenuto assieme dall’ineludibile forza di gravità. Martínez-Lombilla ha presentato i risultati della sua ricerca a Liverpool, durante l’edizione 2018 della European Week of Astronomy and Space Science.

Ngc 4565, una galassia a spirale situata tra i 30 e i 50 milioni di anni luce di distanza. Crediti: Ken Crawford

Il gruppo di scienziati ha cercato di stabilire se altre galassie a spirale simili alla Via Lattea si stiano davvero ingrandendo e, in caso affermativo, cosa significa questo per la nostra galassia. Hanno usato il telescopio Sloan Digital Sky Survey (Sdss) per i dati ottici e i due osservatori spaziali Galex e Spitzer per i dati nel vicino ultravioletto e vicino infrarosso. L’obiettivo era guardare nel dettaglio i colori e i movimenti delle stelle ai margini del disco di altre galassie, come Ngc 4565 e Ngc 5907, due galassie a spirale a circa 50 milioni di anni luce.

I ricercatori hanno misurato la luce proveniente prevalentemente da giovani stelle blu, calcolandone il movimento verticale (su e giù dal disco) per capire quanto tempo ci vorrà per allontanarsi dai loro luoghi di formazione e in che modo le loro galassie aumenteranno in larghezza. Basandosi su questi calcoli, le galassie approssimativamente simili alla Via Lattea crescono al ritmo di 500 metri al secondo. «Se potessimo tornare a osservare la Via Lattea fra 3 miliardi di anni, la galassia sarebbe più grande del 5 per cento rispetto a oggi», ha commentato Martínez-Lombilla in conclusione.