Un potentissimo faro cosmico: così può essere descritto il fenomeno delle pulsar al millisecondo (o Mps). Si tratta di particolari pulsar (stelle di neutroni rotanti e pulsanti, letteralmente) che compiono un giro completo attorno al loro asse in un tempo compreso tra 1 e 10 millisecondi. Un interessante esemplare è stato di recente scoperto utilizzando il cinese Five-hundred-meter Aperture Spherical radio Telescope (meglio conosciuto come Fast), il radiotelescopio ad antenna singola più grande del mondo.
Accesa il 25 settembre 2016 e ancora in fase di commissioning, la gigantesca antenna parabolica ha avvistato la pulsar al millisecondo Psr J0318+0253 seguendo le “tracce” della sorgente nei raggi gamma 3FGL J0318.1+0252 estratta dai dati di Fermi-Lat, il satellite della Nasa dedicato allo studio della radiazione gamma di alta e altissima energia, a cui l’Italia collabora con l’Agenzia spaziale italiana (Asi), l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).
La mastodontica antenna, dal diametro di 500 metri e gestita dal National Astronomical Observatory of the Chinese Academy of Sciences, ha scoperto finora più di 20 pulsar. L’avvistamento della prima pulsar al millisecondo, però, risale allo scorso 27 febbraio, e solo qualche giorno fa (il 18 aprile) è stata processata sfruttando il catalogo dei dati di Fermi.
Luminose e intermittenti come dei veri e propri fari cosmici puntati verso la Terra, le stelle di neutroni sono resti compatti derivati da potenti esplosioni di supernova e sono composte da materiali estremamente densi; misurano circa 20 chilometri e pesano più del nostro Sole. Grazie ai loro forti campi magnetici e alla loro rapida rotazione, emettono onde radio e raggi gamma: quando questi fasci di radiazione incrociano la Terra durante la loro rotazione, la stella di neutroni diventa visibile come una sorgente radio o gamma pulsante. Da qui il nome pulsar!
La sessione osservativa con lo specchio riflettente di Fast (costituito da 4450 pannelli di alluminio) è durata solo un’ora e in quel brevissimo lasso di tempo il potente radiotelescopio è stato in grado di rilevare gli impulsi radio della sorgente gamma. La pulsar ha un periodo di rotazione di 5,19 millisecondi, una distanza stimata di circa 4 mila anni luce ed è classificata come una delle pulsar al millisecondo più deboli mai avvistate in radio.
«Questa scoperta ha dimostrato il grande potenziale di Fast nella ricerca di pulsar, evidenziando la vitalità del radiotelescopio», ha detto Kejia Lee, scienziato presso l’Istituto di Astronomia e Astrofisica di Kavli, Università di Pechino.
Per saperne di più:
- Vai al sito della Radio Astronomy FAST Survey
Guarda il videoscribe di MediaInaf Tv sul radiotelescopio FAST: