Cieli tersi, nessuna nube all’orizzonte ma in ogni caso un clima invivibile per gli esseri umani (la temperatura superficiale supera i mille gradi). È lo scenario che descrive l’atmosfera planetaria di Wasp-96b, un “saturniano caldo” – in dimensioni supera Giove di circa il 20 per cento, e per massa è paragonabile a Saturno – che orbita attorno alla sua stella (appena un poco più grande del Sole) a 980 anni luce da noi nella costellazione della Fenice. Il team di ricercatori guidati da Nikolay Nikolov dell’University of Exeter ha studiato questo pianeta (scoperto nel 2014) col metodo del transito, utilizzando lo spettrografo Fors2 montato sul Very Large Telescope dell’Eso in Cile. Durante i due passaggi davanti alla sua stella ospite, gli scienziati hanno misuratola diminuzione della luce stellare causata dal pianeta e dalla sua atmosfera, determinando in tal modo la composizione atmosferica del pianeta: non ci sono nubi.
Il risultati dello studio spettrale (che non vuol dire “tetro”, bensì relativo allo spettro di luce) dell’esopianeta sono stati pubblicati su Nature e rivelano la presenza di sodio, che può essere osservato solo su un’atmosfera planetaria completamente priva di nuvole. Da tempo ormai si ritiene che questo elemento sia presente sugli esopianeti giganti caldi. Nikolov ha detto: «Abbiamo esaminato gli spettri di transito di più di 20 esopianeti. Wasp-96b è l’unico pianeta extrasolare tra questi che sembra essere completamente privo di nuvole e mostra chiaramente la firma del sodio».
Le osservazioni hanno permesso al team di misurare l’abbondanza di sodio nell’atmosfera del pianeta, trovando livelli simili a quelli che si trovano nel nostro Sistema solare. Il sodio è il settimo elemento più comune nell’Universo (il primo è l’idrogeno) e sulla Terra lo conosciamo bene, abbinato al cloro, quale elemento del comune sale da cucina. Fondamentale per regolare l’attività cardiaca e metabolica di esseri umani e animali, il sodio ha anche un ruolo chiave in molti settori tecnologici, per esempio nell’illuminazione stradale (le lampade gialle ai vapori di sodio).
«Wasp-96b ci fornirà anche un’opportunità unica per determinare l’abbondanza di altre molecole, come l’acqua, il monossido di carbonio e il biossido di carbonio con le future osservazioni», ha specificato il co-autore dello studio, Ernst de Mooij della Dublin City University.
Per saperne di più:
- Leggi su Nature lo studio “An absolute sodium abundance for a cloud-free ‘hot Saturn’ exoplanet“, di N. Nikolov et al.