È la Svezia, tramite l’Onsala Space Observatory, il fornitore ufficiale dei ricevitori radio che verranno montati sulle antenne a disco (dish o a parabola) del progetto Square Kilometre Array (Ska). Appena arrivato in Sud Africa, il prototipo del ricevitore radio Band 1 è attualmente in fase di test nel deserto di Karoo su una delle antenne MeerKat (attualmente i tra i radiotelescopi più avanzati su piazza). Un metro di diametro per 180 chili di peso, questo ricevitore è il primo di oltre un centinaio a essere montato. Alla fine, lo strumento Ska1-mid, braccio sudafricano della prima fase del telescopio Ska, sarà composto da 133 antenne, a cui vanno aggiunti i 64 piatti del telescopio MeerKat già installati nella regione desertica.
«È un momento di orgoglio per noi, avere un primo assaggio di quello che sarà il più grande radiotelescopio del mondo. Lavoriamo con lo sviluppo della migliore tecnologia di ricezione del mondo e speriamo che il nostro contributo al telescopio consentirà all’umanità di vedere cose che non abbiamo mai visto prima», commenta Miroslav Pantaleev, project manager per il progetto Ska presso l’Onsala Space Observatory.
Il ricevitore Band 1 consente alle antenne di misurare le onde radio con una frequenza compresa tra 0.35 e 1.05 gigahertz (lunghezza d’onda 30-85 cm). Lo strumento è un prototipo prodotto in Svezia dalla Chalmers University of Technology in collaborazione con l’industria svedese ed è progettato per essere prodotto in serie. La Svezia è uno degli 11 paesi (insieme ad Australia, Canada, Cina, Italia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Spagna, Olanda, Regno Unito e India) che costruiranno il più grande radiotelescopio al mondo.
Il progetto Ska si avvicina velocemente alla fine della fase di progettazione e la costruzione dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2020. «Siamo nella dirittura di arrivo, ormai tutti gli elementi che comporranno il più grande radiotelescopio del mondo sono definiti e stanno per “passare gli esami” sotto l’analisi dei più attenti e scrupolosi specialisti. Siamo in fase di Critical Design Review (Cdr). Per il ricevitore Band 1 e per il sistema di controllo dei Dish, il Local Monitor and Control (Lmc), la review finale si svolgerà presso l’Istituto nazionale di astrofisica di Catania il prossimo settembre», ha spiegato Corrado Trigilio, task leader nel Consorzio Dish, responsabile del Dish Local Monitor and Control presso l’Inaf di Catania.
Il ricevitore svedese presenta delle novità rispetto al passato. «La sua innovazione sta nella forma del “feed”, quella sorta di imbuto che convoglia la radiazione elettromagnetica proveniente dallo spazio in una guida d’onda e che poi viene trasformata in un segnale elettrico, che ha la capacità di raccogliere radiazioni in un vasto range di frequenze», ha aggiunto Trigilio. La grande larghezza di banda «è di grandissima importanza perché aumenta la sensibilità del telescopio e permette di ottenere in un solo colpo informazioni spettrali sulle radiosorgenti più deboli e lontane, e quindi capirne la natura. Questo nuovo tipo di ricevitore, quando sarà istallato nelle centinaia di antenne paraboliche Ska, permetterà di compiere un grande passo avanti nella comprensione dell’evoluzione dell’Universo».
I ricevitori Band 1 parteciperanno alle misurazioni di onde radio provenienti da diverse sorgenti nello spazio. Gli scienziati si aspettano di effettuare le misurazioni radio più sensibili di sempre. Sperano, inoltre, di mettere alla prova le teorie di Einstein e di esplorare la storia dell’Universo misurando milioni di galassie a distanze di milioni di anni luce.
Per saperne di più:
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