L’85 PER CENTO DA CINQUE O SEI ANTENATI COMUNI

Le origini segrete di asteroidi e meteoriti

Secondo uno studio uscito oggi su Nature Astronomy, la maggior parte di 200mila asteroidi presenti nella regione più interna della fascia principale appartengono alle famiglie degli antichi corpi minori Flora, Vesta, Nysa, Polana ed Eulalia

     02/07/2018

Illustrazione d’artista di un grande asteroide che si frammenta. Crediti: Don Davis

La maggior parte delle meteoriti che cadono sulla Terra proviene dalla regione interna della fascia principale. Studiare questi corpi ci permette quindi di capire come prevenire possibili impatti futuri, evitando i danni occorsi in passato, come con la meteora di Čeljabinsk del 15 febbraio 2013 o l’evento di  Tunguska del 30 giugno 1908, nella cui ricorrenza si è celebrata sabato scorso  la giornata internazionale degli asteroidi dell’Onu.

«Questi grandi corpi sfrecciano vicino alla Terra, quindi ovviamente siamo molto preoccupati di quanti siano e dei materiali che li costituiscono. Se mai uno di questi corpi venisse verso la Terra, e volessimo deviarlo, dovremmo conoscere qual è la sua natura», dice Stanley Dermott, astronomo presso l’Università della Florida e primo autore di un nuovo studio pubblicato oggi su Nature AstronomySecondo questo studio, almeno l’85 per cento dei 200mila corpi presenti nella fascia interna degli asteroidi ha origine da cinque o sei antichi planetesimi – cioè pianeti in formazione, quelli da cui derivano Flora, Vesta, Nysa, Polana ed Eulalia e forse qualcun altro oggi sconosciuto. Il restante 15 per cento, inoltre, potrebbe comunque tracciare la propria origine alla frammentazione dello stesso gruppo di corpi primordiali.

Il gruppo di Dermott ha dimostrato che il tipo di orbita di un asteroide dipende dalle sue dimensioniCiò suggerisce che le differenze nelle meteoriti trovate sulla Terra appaiono a causa dei cambiamenti evolutivi avvenuti all’interno di alcuni grandi corpi precursori che esistevano più di quattro miliardi di anni fa, nel disco protoplanetario da cui si è formato il nostro Sistema solare.

«Non sarei sorpreso se alla fine riconducessimo le origini di tutti gli asteroidi nella fascia principale degli asteroidi, non solo quelli nella cintura interna, a un piccolo numero di corpi genitore noti», dice Dermott. La scoperta fornisce una comprensione più consolidata della storia evolutiva di questi corpi e dei materiali che li costituiscono, importante per capire quali materiali hanno modellato il nostro pianeta roccioso e come proteggerlo – e proteggerci – da asteroidi il cui impatto sarebbe più devastante di un ordigno atomico.

Conoscere la storia evolutiva dei corpi che hanno formato il nostro Sistema solare alle origini, infine, può aiutare gli astronomi a individuare dove potrebbero esistere altri pianeti come il nostro nell’universo.

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