Aggiornamento del 12/9/2018: la Jaxa riferisce che la prova di touchdown è terminata in anticipo, quando Hayabusa-2 si trovava ancora a 600 metri da Ryugu (invece dei 40 previsti), per un problema all’altimetro laser, dovuto – pare – alla bassissima riflettanza dell’asteroide.
Grandi manovre in corso attorno a Ryugu, a 280 milioni di km dalla Terra. Ha avuto inizio alle 8:25 ora italiana di questa mattina, martedì 11 settembre, la discesa di prova della sonda Hayabusa-2 verso la superficie dell’asteroide.
Il primo vero touchdown – durante il quale è previsto che la navicella della Jaxa raccoglierà dalla superficie di Ryugu alcuni campioni da spedire sulla Terra – è in programma per la fine di ottobre. Data la delicatezza dell’operazione, però, i tecnici della missione hanno previsto, appunto, una discesa di prova. Nome in codice TD1-R1 (touchdown 1 rehearsal 1), la manovra in corso in queste ore prevede che, alle 7:25 di mercoledì mattina, Hayabusa-2 giunga quasi a toccare Ryugu, a meno di 40 metri dalla superficie, senza però atterrare.
Fra gli obiettivi di questa discesa di test ci sono il monitoraggio del funzionamento della navicella durante l’avvicinamento e la valutazione della sicurezza dei siti candidati al touchdown. Tutte le operazioni possono essere seguite in diretta tramite Haya2Now, una schermata interattiva – che sembra quella di un videogioco – sulla quale si vedono quasi in tempo reale i parametri principali della sonda. È anche possibile osservare, man mano che giungono a terra, le immagini acquisite dalla Optical Navigation Camera Wide angle (Onc-W1), puntata verso Ryugu.
[TD1-R1] Sept. 11 at 22:20 JST: the altitude has been confirmed to have decreased to about 10 km. It is late at night, but there are more than 30 people connected with Hayabusa2 working in the control room and operation room!
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) September 11, 2018