È passato poco più di un mese dal lancio e gli strumenti a bordo della Parker Solar Probe hanno visto la “prima luce”, ovvero sono stati testati, e hanno tutti dimostrato di funzionare bene. La sonda Nasa, in viaggio verso il Sole, è dotata di quattro suite di strumenti e, in attesa delle immagini e dei dati che verranno raccolti una volta più vicino al Sole, gli scienziati si godono il risultato. Gli strumenti in dotazione alla Parker funzionano in “tandem” per misurare i campi elettrici e magnetici del Sole, le particelle del vento solare, e fotografare immagini dell’ambiente circostante la sonda. Il primo approccio ravvicinato della missione al Sole sarà nel novembre 2018, ma già ora gli strumenti sono in grado di raccogliere misure di ciò che sta accadendo nel vento solare che “soffia” più vicino alla Terra.
La figura sul lato destro dell’immagine qui sopra – ottenuta dal telescopio interno di Wispr, il Wide-field Imager for Solar Probe – ha un campo visivo di 40 gradi, con il bordo destro a 58,5 gradi dal centro del Sole. L’oggetto luminoso leggermente a destra del centro dell’immagine è Giove. La figura a sinistra proviene invece dal telescopio esterno di Wispr, che ha un campo visivo di 58 gradi e si estende a circa 160 gradi dal Sole. Mostra la Via Lattea, guardando il centro galattico. Fra la posizione apparente del Sole visto dalla Terra e dalla Parker Solar Probe c’è una parallasse di circa 13 gradi.
Qui sotto, una galleria con i primi dati ottenuti dagli altri strumenti: