La tecnologia utilizzata nello spazio, a ben guardare, la si può trovare anche intorno a noi, qui sulla Terra. Questo è il messaggio che l’amministratore della Nasa Jim Bridenstine ha lanciato lo scorso 19 settembre per presentare il nuovo sito interattivo Home&City dell’agenzia spaziale statunitense.
Il sito consente di visitare centotrenta spin off, cioè prodotti commerciali derivati da tecnologie che Nasa ha utilizzato per le missioni spaziali, che fanno parte del nostro quotidiano, in città e nelle nostre case, e ci consentono di prevenire o monitorare disastri e proteggere ambiente, foreste e colture, comunicare, viaggiare in sicurezza e molto altro. Entrando nel sito, due ambienti accolgono il visitatore, che con un semplice click può scoprire, come in un gioco interattivo, gli oggetti, gli arredi e le tecnologie di uso quotidiano e che sono stati realizzati grazie alla ricerca spaziale.
Nella sezione “in casa“, il nuovo sito interattivo svela l’origine spaziale di oggetti di uso comune e quotidiano per la salute e per il vivere confortevole, che possiamo trovare in cucina o in tinello, in camera da letto o in bagno. Nella casetta virtuale non manca nessuna categoria: tessuti, arredi, sistemi di depurazione di acqua e di aria, piccoli oggetti ormai indispensabili come gli occhiali da sole, i nostri cellulari, aspirapolveri, materiali leggeri e tessuti tecnologici che ci proteggono dal freddo e dal caldo, realizzati con lo stesso materiale delle tute spaziali degli astronauti.
Per ciascun oggetto segnalato si apre una scheda che spiega il materiale o la missione spaziale da cui è stata realizzata la tecnologia. Anche il patio, all’esterno della casa, è pensato per promuovere il software Homebuilder realizzato per le missioni su Marte e che oggi viene utilizzato sulla Terra per tenere sotto controllo le spese e i costi per materiali ad alto impatto energetico e ambientale, nel caso volessimo costruire una casa a prova di efficienza e risparmio.
Un’operazione, quella del nuovo amministratore della Nasa, di grande impatto divulgativo, rivolta a tutti perché facile da comprendere e difficile da dimenticare. Colpisce l’ambiente fiabesco e la volontà dei comunicatori di rendere immediata la relazione tra gli oggetti, il loro ormai quotidiano e indispensabile utilizzo nelle nostre città e case, nonché la storia spaziale da cui provengono.
Bridenstine, confermato lo scorso 19 aprile dal senato americano con 50 voti a favore e 49 contrari a capo della Nasa, è un politico e non uno scienziato. Una novità che ha suscitato polemiche perché per la prima volta, allo scoccare dei prossimi 60 anni dalla fondazione della Nasa, in calendario per il prossimo 1 ottobre, la guida della più importante agenzia al mondo è stata affidata a un politico ed ex pilota della marina statunitense.
«La nostra tecnologia spaziale continua a migliorare la vita sulla Terra», ha affermato Jim Reuter, amministratore associato alla direzione delle missioni tecnologiche spaziali della Nasa. «Il sito Nasa Home & City è un luogo di scoperta per le persone, e in particolare per gli studenti, che non si sono mai chiesti perché l’esplorazione dello spazio dovrebbe essere importante per loro».
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