Marco Polo la definì l’isola più bella del mondo. Ed in effetti, lo Sri Lanka, detto anche lacrima dell’India per la sua forma a goccia, rappresenta bene l’idea che abbiamo del paradiso terrestre. Una meravigliosa destinazione che a breve sarà sede delle XXIII Olimpiadi internazionali di astronomia, che si giocheranno più precisamente a Colombo, sua capitale politica e commerciale. E l’Italia c’è.
La squadra che ci rappresenterà è formata da 5 studenti, selezionati tra i sedici vincitori della finale delle XVI Olimpiadi italiane di astronomia disputata a Bari lo scorso aprile. Ecco la rosa italiana: Vittoria Altomonte (Liceo Scientifico Statale “Euclide”, Bova Marina – Rc), Sofia Atzeni (Liceo Scientifico Statale “E. Amaldi”, Roma) e Francesco Cerroni (I.I.S. Statale “A. Malignani”, Udine) che gareggiano per la categoria b (corrispondente alla Junior 2 italiana), mentre nella categoria a (la Senior italiana) ci sono Andrea Labate (Liceo Scientifico e delle Scienze Applicate Statale “Leonardo da Vinci”, Reggio Calabria) e Giuseppe Messina (Liceo Scientifico Statale “A. Einstein”, Molfetta – Ba).
I ragazzi partiranno tra poche ore alla volta dello Sri Lanka dall’Aeroporto di Roma Fiumicino e saranno accompagnati dal team leader Agatino Rifatto (Inaf – Osservatorio astronomico di Capodimonte, Napoli) e dal jury member Giuseppe Cutispoto (Inaf – Osservatorio astrofisico di Catania).
Gli studenti si dichiarano motivati e consci delle prove astronomiche impegnative che dovranno affrontare: una prova teorica, una osservativa e infine una pratica. Li aspettano ben 16 squadre sfidanti provenienti da tutto il mondo. Con esse condivideranno anche il tempo libero, escursioni e varie attività culturali altamente promettenti in un paese affascinante come lo Sri Lanka.
Le Olimpiadi internazionali di astronomia rappresentano infatti un’esperienza formativa meravigliosa, un’occasione per sfidare sé stessi e gli altri, ma anche un modo per espandere i propri orizzonti conoscendo la cultura locale e quella degli studenti di altre nazionalità, con i quali condividono la passione per lo studio dell’universo.
Un concetto che ribadisce Flavio Fusi Pecci, presidente del comitato organizzatore italiano: «Le Olimpiadi italiane di astronomia sono per tutti i partecipanti un’occasione per andare oltre i classici doveri degli studenti e offrire, prima di tutto a sé stessi, una finestra verso la scienza e l’acquisizione di un metodo formativo, direi un algoritmo, con cui comprendere la realtà. Ma per chi riesce ad arrivare alla finale nazionale e poi a essere membro della squadra che partecipa alla gara internazionale è anche una formidabile esperienza di vita vera. Le ragazze e i ragazzi in partenza per lo Sri Lanka non solo sono l’eccellenza di un percorso formativo, ma anche attori che giocano carte preziose per propria crescita. In bocca al lupo a tutti».
Sarà possibile seguire lo svolgimento delle Olimpiadi internazionali sul sito ufficiale delle Olimpiadi italiane di astronomia e sulla pagina Facebook, dove saranno anche pubblicati i problemi assegnati ai ragazzi.