Ritorna a casa, davanti al mare di Coroglio e all’isola di Nisida, la 32a edizione di Futuro Remoto, la più longeva festa della scienza in Europa. Ri-Generazione è il tema delle iniziative che oltre 100 tra le più importanti istituzioni accademiche, scientifiche e culturali italiane proporranno nelle 12 aree tematiche del festival, un modo per mettere in circolo le idee e le esperienze, seguendo il modello di economia circolare per uno sviluppo sostenibile e condiviso della nostra società e del pianeta tutto.
Futuro Remoto crea spazi di incontro, all’insegna di saperi condivisi. Le attività del villaggio della scienza sono partecipative e coinvolgenti, basate sull’interattività e sulla possibilità di toccare “con mano” i fenomeni scientifici e di scoprire le frontiere della ricerca. Attraverso mostre, spettacoli, concerti, giochi, conferenze, laboratori e decine di altre iniziative i ricercatori cercheranno di motivare e trasmettere al grande pubblico la passione per il proprio lavoro. A Futuro Remoto sarà possibile parlare, sperimentare, godere della spiegazione di sofisticati strumenti e di accurate misure scientifiche. Ognuno potrà avvicinarsi a un mondo che spesso può apparire distante, potrà apprendere le sfide della ricerca scientifica e partecipare al modo di costruire il futuro della società. Sono tuttavia i bambini i veri protagonisti di molti eventi: il gioco diventa la forma prediletta di apprendimento e comprensione del carattere mutevole della scienza e della società.
L’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) anche quest’anno partecipa al festival con i suoi laboratori stellari, solari, spettrali. Gli astronomi di Capodimonte proporranno giochi didattici sulla luce ed esperimenti sulla spettroscopia con “Guarda che Luce”, introdurranno grandi e piccini alla scoperta dei miliardi di stelle che popolano la Via Lattea con “Un tappeto di Stelle”, guideranno i visitatori alla scoperta dei segreti di Marte che la missione ExoMars contribuirà a svelare e mostreranno il “Sole di Futuro Remoto” con le osservazioni ai telescopi in luce naturale e in H-alfa.
Il 9 novembre, nella Sala Rari della Biblioteca nazionale di Napoli, il 2° convegno di “Conoscere attraverso la scienza” darà uno sguardo verso est con il tema La scienza in Cina ieri e oggi. Le antiche conoscenze cinesi e le attuali sinergie tra gli scienziati europei e cinesi saranno il contesto per analizzare i rapporti e gli interscambi culturali tra l’Occidente e il moderno “Celeste Impero”. Marcella Marconi, direttrice dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, ripercorrendo le tracce della via della seta, dall’astronomo Matteo Ricci, che introdusse nella cultura cinese la geometria euclidea e l’astronomia, al napoletano Matteo Ripa, fondatore della moderna Università “L’orientale”, evidenzierà gli stretti legami tra gli astronomi cinesi e occidentali impegnati in importanti progetti scientifici per l’esplorazione e la conoscenza dell’Universo. Nella Sala Archimede di Città della Scienza, l’8 novembre ci sarà “Una notte da ricercatore lunga un anno”: un incontro con tutte le istituzioni scientifiche, universitarie e culturali impegnate nella Notte Europea dei Ricercatori per presentare il bilancio delle attività svolte nel 2018 e per programmare le iniziative in Campania per il prossimo anno.
Inoltre la mostra Da zero a ∞, curata dall’Inaf, presenterà una raccolta di emozionanti scatti dell’universo conosciuto e la matematica che ne descrive la straordinaria bellezza. Dalla celebre equazione di Einstein E = mc² a quelle di Maxwell, da Pitagora a Keplero, dalla gravità newtoniana alla distribuzione di Boltzmann. Una grande equazione è capace di sorprendere. Non contiene null’altro che l’essenziale. Parla in modo semplice e allo stesso tempo potente. Come le stelle cadenti. Come le onde gravitazionali.
A completare le iniziative promosse dall’Inaf: Tra le Stelle, un’anteprima di Futuro Remoto presso l’Osservatorio di Napoli, e un’iniziativa che introduce alle attività per Light in Astronomy promosse dall’Inaf. Una serata, quella del 7 novembre, dedicata alle donne scienziate con una conversazione scientifica dal titolo “Collisioni Galattiche”: l’astronoma di Capodimonte Enrichetta Iodice trasporterà la platea nelle profondità cosmiche e mostrerà come l’universo si rigenera attraverso le collisioni e le contaminazioni. A seguire il concerto “Due donne tra le stelle”, dedicato a Margherita Hack e Ana Teresa Diego, con la direzione artistica di Rosa Rodriguez dell’Associazione Cotogni di Roma. Per completare la serata tra le stelle, le osservazioni ai telescopi in collaborazione con l’Unione astrofili napoletani.
Infine, per chiudere in musica Futuro Remoto, domenica 11 alle ore 17:00 in Sala Newton, “Lights and Waves Rhapsody”, un racconto in musica a tre voci sulle onde gravitazionali curato dall’Asi e dall’Infn con la collaborazione dell’Inaf. Il messaggio è chiaro: non basta conoscere, occorre divulgare. L’azione di disseminazione della cultura scientifica genera passioni, rende tutti più consapevoli del ruolo dei ricercatori nella società. Stimolare la conoscenza significa adattarsi ai cambiamenti per essere capaci di Ri-Generare e assorbire le positività che ci circondano.