Bilance piccolissime, delle dimensioni di una monetina, capaci di misurare particelle con una precisione di qualche miliardesimo di grammo. Nate nei laboratori dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per volare a bordo di sonde spaziali dedicate allo studio della composizione di atmosfere planetarie, comete e asteroidi, possono trasformarsi in sensori utili in ambiente terrestre per il monitoraggio di gas corrosivi nell’ambito delle opere d’arte, delle apparecchiature elettroniche ma anche per mappare e caratterizzare i fumi prodotti in seguito a eruzioni vulcaniche.
Con questa idea è nata Mst (Microbalance Sensor Technologies), start-up innovativa guidata dall’Inaf e in collaborazione con il Cnr – Istituto sull’inquinamento atmosferico, che ha vinto il premio StartCup Lazio 2018. Mst ha ottenuto il terzo premio assoluto, per una somma di 2000 Euro e l’accesso diretto alla fase finale del Premio nazionale per l‘Innovazione che si svolgerà a Verona il prossimo 29 e 30 novembre.
«Sono molto felice del risultato raggiunto» dice Ernesto Palomba, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica di Roma, coordinatore del progetto Mst. «Abbiamo concorso con una trentina di altre idee di impresa innovativa e siamo arrivati al terzo posto, dopo una competizione agguerrita. Ora ci confronteremo con alcune altre decine di progetti di impresa a livello nazionale. Questo risultato conferma la leadership dell’Inaf su questa linea tecnologica e arriva dopo una serie di grandi traguardi ottenuti negli ultimi cinque anni dal team che coordino, dal Premio innovazione Wire (2016), alle selezioni dell’Agenzia spaziale europea per i nostri progetti Vista (2013), Cam (2013) e Camlab (2017)».
Il progetto Mst, oltre Ernesto Palomba, vede coinvolti i ricercatori dell’Inaf Andrea Longobardo e Fabrizio Dirri e il ricercatore del Cnr Emiliano Zampetti. Il team ha una forte esperienza nella produzione di microbilance a cristalli piezoelettrici per applicazione spaziale: ha prodotto lo strumento Vista, selezionato per il payload dello studio di missione dell’Agenzia spaziale europea (Esa) MarcoPolo-R; lo strumento Cam, dopo aver vinto una selezione dell’Esa sullo sviluppo di microbilance per il monitoraggio della contaminazione spaziale ed è adesso coinvolto in un altro progetto Esa, Camlab, per lo sviluppo di microbilance per il monitoraggio della contaminazione in laboratorio.