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Che suono fa l’alba di Marte?

Gli scienziati trasformano la foto del crepuscolo mattutino di Marte in un brano musicale rilassante e ispirante. La tecnica è quella della sonificazione: creare note musicali da dati scientifici, come hanno fatto Domenico Vicinanza e Genevieve Williams

     13/11/2018

Musica e scienza possono convivere perché, anche se con linguaggi e registri diversi, riescono a raccontare le stesse storie. Ed è ciò che fanno Domenico Vicinanza (ricercatore presso l’Anglia Ruskin University e Geant) e Genevieve Williams (University of Exeter) creando note musicali da dati scientifici. La sonificazione è ormai a pieno titolo una delle molte forme di divulgazione che avvicinano gli scienziati al pubblico: descrivendo la scienza in musica, gli esperti cercano di spiegare in maniera accattivante le loro scoperte. In questo caso, è stata creata una colonna sonora per la cinquemillesima alba marziana ripresa dal rover Opportunity.

I due minuti di musica sono stati composti scansionando l’immagine da sinistra a destra, pixel per pixel, e osservando le informazioni su luminosità e colore combinandole con l’elevazione del terreno. Gli scienziati/compositori hanno sfruttato diversi algoritmi per assegnare ad ogni elemento note specifiche.

Il risultato è una melodia rilassante, armonie lente che ci lasciano immaginare il passaggio dal buio alla luce man mano che il Sole sorge sul paesaggio marziano. I suoni più acuti corrispondono alla sonificazione del disco solare.

Opportunity è ancora il silenzio radio a causa della spaventosa tempesta che lo ha investito, ma gli esperti della Nasa resteranno in ascolto fino a gennaio prima di decretare la fine della missione.