Il 29 e 30 ottobre scorsi si è svolto a New Delhi un importante vertice di collaborazione scientifica e tecnologica tra India e Italia: due giorni densi di incontri ad altissimo livello per sviluppare collaborazioni fra i due Paesi. E le prospettive sono molto interessanti.
L’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) – le sue collaborazioni scientifiche e le tecnologie legate all’osservazione dell’universo – era, per la prima volta, tra gli enti invitati a partecipare al Tech Summit Italia-India 2018. Evento prestigioso e unico nel suo genere, il Tech Summit si è rivelato anche estremamente strategico in vista di future collaborazioni nel campo dell’Ict, dell’aerospazio e dell’alta formazione. Tutti campi in cui l’Inaf gioca da sempre un ruolo chiave.
L’india è un paese in grandissima espansione economica, con sfide formidabili che saranno affrontate, secondo quanto dichiarato dai rappresentanti del Governo indiano, con il ricorso massiccio all’innovazione tecnologica. L’età media dei suoi 1.3 miliardi di abitanti è di appena 27 anni. Praticamente ogni persona è dotata di uno smartphone e ha accesso ad internet. Il premier indiano, Narendra Modi, ha presentato la sua visione per il futuro dell’India: miglioramento delle condizioni di vita per tutta la popolazione da realizzare attraverso l’educazione diffusa, soprattutto nelle discipline Stem, lo sviluppo di fonti di energia sostenibile e una grande attenzione all’ambiente (grande progetto di pulizia del fiume Gange).
Giovani, tecnologia, crescita sociale ed economica: l’India ha investimenti in crescita nelle attività scientifiche e tecnologiche. Ricercatori indiani vantano grandi competenze soprattutto nel campo computazionale e informatico. I Ceo delle più grandi imprese al mondo nell’alta tecnologia sono di origine indiana. L’Inaf può mettere in campo una solida esperienza in tutti i campi dell’astrofisica e nella strumentazione, ma anche nella divulgazione scientifica. Questa combinazione ha le potenzialità di generare interessanti collaborazioni nel prossimo futuro.
Al summit, la delegazione dell’Inaf – formata da Gabriele Cremonese, Riccardo Smareglia e da chi scrive – ha presentato i grandi progetti dell’ente, e in particolare la partecipazione allo Square Kilometer Array (Ska), le attività di esplorazione del sistema solare e la collaborazione sui grandi progetti di astronomia da Terra, oltre che l’infrastruttura di calcolo ad essi collegata. Riccardo Smareglia è stato tra i membri del panel di discussione sull’Ict. L’evento è stata l’occasione per potersi confrontare con colleghi indiani per avviare collaborazioni nel campo dello sviluppo tecnologico di strumentazione scientifica, di collaborazione nell’alta formazione, nella promozione della cultura scientifica e tecnologica. L’esplorazione dell’universo è stata presentata da Marica Branchesi, che ha evidenziato la complementarietà delle osservazioni di onde gravitazionali, in cui l’India sta costruendo un osservatorio collegato a Ligo, e multi-messenger, citando l’Inaf tra i protagonisti a livello globale.
L’evento è stato concluso dagli interventi del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e del primo ministro indiano, Narendra Modi. Presenti anche il sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci, il vice-presidente di Confindustria Giulio Pedrollo, il direttore generale dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) Piergiorgio Borgogelli, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Maeci, Vincenzo De Luca e molti esponenti del governo indiano e i vertici del sistema imprenditoriale. In particolare, il presidente Conte, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza della collaborazione scientifica tra i due paesi e ha citato tra i progetti di grande rilevanza strategica per l’Italia Ska ed Elt, l’Extremely Large Telescope. In un incontro dedicato alla delegazione italiana, il premier ha ringraziato in modo particolare gli scienziati che hanno partecipato a questo importante incontro, auspicando lo sviluppo di collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra i due paesi.
Le potenzialità di eventuali collaborazioni Italia-India sono apparse chiare anche negli incontri bilaterali con il ministero della ricerca indiano, in cui si definiscono i protocolli di collaborazione scientifica. Le due delegazioni erano concordi nel confermare che le tematiche di astronomia, astrofisica e cosmologia sono di grande interesse comune. Nel prossimo futuro questi promettenti semi saranno coltivati per far crescere una significativa collaborazione di interesse comune per l’Inaf, i centri di ricerca indiani e le aziende tecnologiche attive nei settori della ricerca tecnologica in astrofisica.